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Esperto Risponde

Durata tubotimpanite

Salve, durante un volo in aereo in cui avevo l'influenza ho accusato tappamento delle orecchie. Dopo due giorni ho eseguito una visita e mi è stata diagnosticata una tubotimpanite che sto curando con cortisone e gocce mucolitiche. Vorrei sapere se è normale che in 10 giorni (7 di cure) ancora non ho nessun segno di miglioramento, non ho dolore ma solo le orecchie ovattate che mi costringono a non poter fare praticamente nulla. Grazie
Risposta del medico
Specialista in Chirurgia odontostomatologica
Gentile Paziente, alla base del suo problema potrebbe esserci una disfunzione tubarica, cioè un cattivo funzionamento di quel tubicino (la tromba o tuba di Eustachio) che mette in comunicazione il retrobocca con l’orecchio medio, e serve ad aerarlo, a drenare il catarro che si forma e a compensare eventuali sbalzi di pressione fra le due superfici del timpano. All’interno della tuba può ristagnare del muco. Il funzionamento della tuba è stimolato dai movimenti del condilo mandibolare e dai muscoli coinvolti nella deglutizione: in presenza di muco si percepiscono a volte dei rumorini dovuti alla mobilizzazione del muco stesso, o una sensazione di "ovattamento, o di "pienezza" dell'orecchio. Molto spesso il cattivo funzionamento della tuba è legato a sua volta ad una disfunzione dell’Articolazione Temporo Mandibolare, giacché il funzionamento della tuba è stimolato dai movimenti del condilo mandibolare e dai muscoli coinvolti nella deglutizione: infatti , quando sentiamo questo "tappamento", solitamente cerchiamo di muovere la mandibola o deglutire, il che, in un orecchio normale, favorisce lo "stappamento" , che é in realtà un ripristino della pervietà tubarica e un compenso delle diverse pressioni sulle due superfici del timpano. La funzione tubarica, senza che ce ne accorgiamo, svolge il suo compito costantemente nella nostra vita, provvedendo ogni 20 secondi circa a far entrare un po’ d’aria all’interno della cassa timpanica e contemporaneamente a drenare le secrezioni che vi vengono prodotte. Risulta però di particolare importanza quando si è soggetti a bruschi sbalzi di pressione e nei momenti in cui la produzione di secrezioni aumenta, come nelle infiammazioni (otiti, rinosinusiti ecc.). Il disagio che sentiamo un questi casi ci porta a compiere dei movimenti della mandibola e del collo , e a spingere dell’aria nelle tube soffiando a bocca e naso tappati, proprio al fine di ripristinare la funzione tubarica. Se però lo sbalzo di pressione è forte e la funzione tubarica è molto compromessa e/o i catarro è molto abbondante, neanche queste manovre volontarie riescono nell’intento di ripristinare, all'interno della cassa timpanica e fra le due superfici del timpano, l'equilibrio pressorio. In queste condizioni in attività subacquee, in aereo in rapide ascensioni possiamo andare incontro ad un barotrauma, a volte con perforazione del timpano. Quando questo accade, di solito, non riguarda tutte le persone che hanno vissuto la medesima esperienza pressoria, ma solo quelle in cui, a causa della disfunzione tubarica, neanche le manovre volontarie di compenso funzionano, o funzionano con difficoltà: è probabile che lei sia fra questi. Spesso ciò accade perché siamo di fronte ad un conflitto che si instaura fra la tuba e il condilo della mandibola, che può essere dovuto a sua volta alla malocclusione dentaria con malplosizione mandibolare: in pratica, se da un lato il movimento di apertura della bocca viene comunemente sfruttato alterato ad esempio per sbalzi di quota, dall'altro un cronico dislocamento posteriore di uno o entrambi i condili e lo squilibrio dei muscoli della masticazione e della deglutizione, possono dar luogo ad una ipofunzionalità tubarica e quindi alla sequela spiacevole di eventi che può arrivare al barotrauma. La presenza di una disfunzione tubarica, che avesse predisposto e di fatto reso possibile il barotrauma, contribuisce a rallentare o impedire la guarigione. Trova ulteriori notizie su questo argomento visitando il mio sito internet, alla pagine “patologie trattate- patologie dell’Orecchio” : trova il link digitando il mio nome , Edoardo Bernkopf , su Google. Cordiali saluti ed auguri.
Risposto il: 04 Dicembre 2019