Cortese utente, credo che l'eventuale utilizzo di farmaci specifici (che auspico siano prescritti dal medico) potrebbe alleviare momentaneamente la sua sofferenza. Certamente non risolverà il problema che, da quanto asserisce, riguarda le complicazioni (eventualmente da individuare meglio) che derivano dall'attività di lavoro e, contemporaneamente, dalla inadeguata "conciliazione" tra i tempi di lavoro e quelli della famiglia.
A questo punto, occorrerebbe innanzitutto trovare il tempo necessario per fermarsi e fare il punto della situazione, magari chiedendo aiuto ad uno psicologo esperto che analizzi insieme a lei l'attuale situazione esistenziale, compresa quella lavorativa, e apra delle prospettive su ulteriori ipotesi di vita e di successo.