Il termine "lesione" non significa nulla di specifico, indica solo che vi e' una alterazione macroscopicamente visibile che puo' essere una forma tumorale (benigna o meno), infiammatoria, malformativa ...
Il termine "polipo" indica solo un aspetto di una lesione, cioe' che si tratta di una zona rilevata, che puo' essere peduncolata (simile a un fungo con il gambo) oppure sessile (simile a una collinetta). Quello che conta e' la natura istologica. Un polipo puo' essere infiammatorio, iperplastico, adenomatoso, carcinomatoso ... Ovviamente ciascuna di queste diagnosi istologiche ha una sua propria evoluzione e diverse indicazioni di trattamento.
Nella maggioranza dei casi un carcinoma e' l'ultimo atto di una sequenza evolutiva da mucosa normale a adenoma e poi a carcinoma, cioe' un carcinoma e' spesso preceduto da un polipo adenomatoso (del tutto senza sintomi) che poi e' cresciuto e si e' trasformato in carcinoma.
Un colon che ha prodotto un adenoma che si e' poi trasformato in carcinoma, e' probabile che produca altri polipi adenomatosi. Lo scopo delle coloscopie di controllo, che Suo padre dovra' fare tutta la vita con diversi intervalli, e' proprio quello di scoprire nuovi adenomi e asportarli prima che si possano trasformare in carcinomi.
La storia di Suo padre e' del tutto normale.
dott. Piero Gaglia,