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Egr. dott. una persona di 80 anni diabetica, con

Egr. Dott. una persona di 80 anni diabetica, con ipertensione, con problemi di colesterolo, con operazione alla carotide per anni curata con una bustina di cardirene 300 e con Statine da 60 a 40.... è sempre stata bene con valori perfetti anche di ck... fino a quando ha dovuto mettere un Pacemaker bipolare... (durante l'operazione interrotto cardirene che è stato ripreso dopo una settimana). A distanza di un mese dall'impianto del pacemaker ha avuto due episodi di Emorragia al naso ... con ricovero..... a quel punto il cardiologo di fiducia ha detto di passare a 100 gr di aspirina... ma di ritornare presto al cardirene 300. Tutti gli altri medici cardiologi, generici, angiologi ecc. sconsigliano e ordinano 100 aspirina. Qual è, cortesemente, il suo parere. Per me il primo cardiologo era un mito... ma ora non so più cosa fare. Cordiali saluti.
Risposta del medico
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Nel suo caso siamo in quella che noi definiamo “prevenzione secondaria”, che obbliga all’utilizzo dell’aspirina. Oggi ci sono molti dati che confermano l’efficacia dell’aspirina anche a dosaggi più bassi, come il 100 mg. Certo, l’aver eseguito una intervento carotideo e l’essere diabetico spinge una relativa maggior aggressività, limitata dal fatto che lei possa tollerare la terapia. Forse 100 mg possono sembrare pochi; esiste la possibilità intermedia del CARDIRENE 160 mg, se non le crea sintomi. Non è possibile però darle una terapia che le crei danni (tanto da richiedere ben due ricoveri).
Risposto il: 07 Novembre 2005