Prima di darle una risposta in merito alla sua specifica domanda è necessario sapere altri dati fondamentali per la decisione di fare o meno la terapia. Utili informazioni possono essere tratte da una eventuale biopsia epatica cui lei dovrebbe sottoporsi. Dando per scontato che non vi siano controindicazioni all’effettuazione della biopsia stessa, bisogna comunque essere a conoscenza della persistenza delle alterazioni delle transaminasi (da quanto tempo sono alterate, da più di 6 mesi), inoltre se è stato mai fatta la ricerca dell’HCV-RNA qualitativo, e se è stato tipizzato il genotipo dell’HCV. Soprattutto quest’utlimo dato è molto importante, in quanto recentemente si è visto che soggetti con infezione dipendente da genotipi differenti da quello 1, avendo ottime possibilità di rispondere favorevolmente alla terapia antivirale oggi in vigore, possono evitare di essere sottoposti a biopsia epatica ed iniziare subito una terapia anti-virale con alfa-interferone peghilato in associazione alla ribavirina, con elevate probabilità, circa 80%, di eliminare il virus e la malattia epatica cronica.