Egregio dottore da molti anni soffro di disturbi di tachicardia parossistica. I fenomeni non si presentano con molto frequenza e solo in tre occasioni sono dovuta ricorrere alle cure del pronto soccorso (in due casi essendo in gravidanza mi hanno trattato con il krenosin, mentre la terza con il verapamil). Mi è stato consigliato di prendere il verapamil 80 tre volte al giorno;per un periodo ho assunto le pastiglie, dopo sono passata ad una (quella del mattino) in quanto ho notato che le crisi tendevano a presentarsi solo di mattina. Ultimamente ho sospesa anche questa. Inoltre mi è stata proposta l'ablazione. Ho anche notato che tutti i fenomeni sono sempre stati legati alla digestione, infatti ho eseguito una gastroscopia dove è stata diagnosticata una gastrite e bulboduodenite cronica ed una piccola ernia iatale. Nell'ultimo periodo ho cominciato a svolgere attività fisica: 1 o 2 volte di spinning o piscina aòòa settimana ed ho notato un miglioramento. Volevo porle quindi alcune domande: 1- è possibile che lo sport influisca positivamente? 2- ci sono controindicazioni nel praticare attività sportiva? 3- perchè gli episodi (che mi passano eseguendo una inspirazione forzata) mi si presentano solo di mattina entro 1 o 2 ore dal risveglio?
Lo sport può influire positivamente e non ci sono controindicazioni in quanto la tachicardia parossistica di solito compare in cuori strutturalmente sani. E’ possibile che la gastrite e l’ernia jatale agiscano come spine irritative e le scatenino.