Egregio dottore,
ho 29 anni e da circa 10 anni mi vengono periodicamente in seguito a piccole "sfreddature" (2 volte l'anno in media) degli stati febbrili, emicranie, insieme a forti dolori intercostali ACCOMPAGNATI dal ritmo cardiaco. Dopo 1settimana di febbre non avvertivo più nessun
Dolore e continuavo a fare una vita normale. Per cosi lungo tempo ho trascurato questi stati febbrili ciclici e ripetitivi. Nell'ultimo ciclo le cose sono fortemente peggiorate. Da un'ecocardiogramma mi hanno diagnosticato una
Pericardite cronica, con lieve-moderato versamento pericardico, con segni di organizzazione-strie bianche-a livello della parete posteroinferiore. Il versamento è globale. Mi hanno dato una cura di
Cortisone per circa 1 mese, con dose a scalare. Alla fine del ciclo il versamento era completamente scomparso, e i medici mi hanno dato una perfetta e completa guarigione (anche se dai dati ematochimici la PCR era scesa SOLAMENTE a 1,46 dai 24.7 mg/dl durante la fase acuta). Dopo un meso di degenza in assoluto riposo ho iniziato a lavorare e dopo 5 giorni che ho smesso di prendere il cortisone mi sono ritornati i dolori caratteristici insieme alla febbre. Come è possibile?Il medico mi ha consigliato di ritornare a prendere ancora cortisone a dosi + alte per un'altro mese. Sono sfinito.
Mi saprebbe consigliare come comportarmi? Un altro mese di cortisone a dosi piu' elevate non è pericoloso per la salute in generale? Da questo forum ho saputo che per la cura di pericarditi recidive sarebbe più indicato antiinfiammatori come la semplice aspirina o cure con colchicina di cui non conosco la sua natura. Grazie in anticipo.