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Esperto Risponde

Egregio dottore,ho 70anni, 18mesi fa mi recai ad

egregio dottore,ho 70anni, 18mesi fa mi recai ad una visita controllo della prostata, avendo il psa a 0,34 il medico mi fece sospendere la cura con finasteride. l'anno successivo (senza cura) il psa si era alzato a 4,2, il medico mi volle rivedere dopo 4mesi e il psa era salito 5,9. A questo punto mi disse che dovevo effettuare la biopsia tranrettale. E cosi feci, con il seguente risultato: materiale inviato 1 base sn 3 c - 4 apice dx 3 c. Diagnosi istologica: 1-2-4-tessuto prostatico con iperplasia dell'epitelio otricolare. 3) focolaio di proliferazione microacinare atipica in un frammento; coesiste iperplasia dell'epitelio otricolare. Devo premettere che i prelievi sono stati 12, e che dall'ultimo psa ormai sono passati olte 2 mesi. l'urologo mi ha detto che l'esame è negativo e che la situazione va solo tenuta sotto controllo senza cure e mi ha dato appuntemento tra 4mesi. Il mio medico non è d'accorco perchè dice che cosi pasano oltre 6mesi dall'ultimo controllo e che la cosa non è da sottovalutare. Io sono in uno stato ansioso perchè non so come puo evolvere la situazione, sarebbe cosi gentile da darmi il suo parere. la ringrazio e cordialmente la saluto. bruno
Risposta del medico
Specialista in Urologia

Gentile Signore,

una biopsia prostatica negativa va presa per quel che è ... ovvero "negativa". Se invece la si intende come "casualmente non-positiva" ci si mette su una brutta strada, lastricata di ansia e tensione emotiva. Questo è ancor più vero alla sua età. L'esame istologico effettuato giustifica senz'altro la possibilità di un rialzo non specifico del PSA. A questo punto il PSA è corretto ripeterlo senza assillo ogni 4-6 mesi e l'ipotesi di ripetere una seconda biopsia si concretizzerebbe solo se la tendenza al rialzo si mantenesse costante e consistente, nell'odine dell'unità all'anno. Pochi decimi non hanno alcun significato. Una seconda biopsa dovrebbe comunque essere ad almeno 24 prelievi (ovvero "di saturazione") effettuata in anestesia. Nel fattempo si potrebbe effettuare anche il dosaggio del marcatore prostatico PCA3 sulle urine, che costituirebbe un ulteriore dato su cui ragionare. Alcuni specialisti nel suo caso continuerebbero a prescrivere finasteride o dutasteride, ma si tratta di scelte personali, non legate a precise linee guida internazionali. Noi non disdegneremmo comunque questa scelta.

Saluti

Risposto il: 30 Gennaio 2013