Gentile Signore,
una biopsia prostatica negativa va presa per quel che è ... ovvero "negativa". Se invece la si intende come "casualmente non-positiva" ci si mette su una brutta strada, lastricata di ansia e tensione emotiva. Questo è ancor più vero alla sua età. L'esame istologico effettuato giustifica senz'altro la possibilità di un rialzo non specifico del PSA. A questo punto il PSA è corretto ripeterlo senza assillo ogni 4-6 mesi e l'ipotesi di ripetere una seconda biopsia si concretizzerebbe solo se la tendenza al rialzo si mantenesse costante e consistente, nell'odine dell'unità all'anno. Pochi decimi non hanno alcun significato. Una seconda biopsa dovrebbe comunque essere ad almeno 24 prelievi (ovvero "di saturazione") effettuata in anestesia. Nel fattempo si potrebbe effettuare anche il dosaggio del marcatore prostatico PCA3 sulle urine, che costituirebbe un ulteriore dato su cui ragionare. Alcuni specialisti nel suo caso continuerebbero a prescrivere finasteride o dutasteride, ma si tratta di scelte personali, non legate a precise linee guida internazionali. Noi non disdegneremmo comunque questa scelta.
Saluti