Egregio Dottore, Le scrivo per cercare di sciogliere i miei dubbi. Ho 34 anni e pratico attività agonistica da quando ero bambino (da dodici anni e tuttora ciclismo agonistico); nel 1998 mi sono sottoposto con successo ad ablazione per WPW (scoperto casualmente) con eliminazione in radiofrequenza di via accessoria posteromediale e via nodale lenta. Il controllo elettrofisiologico dopo 4 mesi confermò la riuscita dell'intervento (non inducibili aritmie ma solo singoli echi nodali), considerandomi guarito e senza necessità di
Terapia farmacologica.
Nonostante ciò, ancora oggi dopo tanti anni, ogni tanto, senza una frequenza particolare (una o più volte a settimana come pure una volta ogni 5-6 mesi) avverto delle improvvise tachicardie, di pochissimi secondi: 5-8 battiti fuori ritmo (es. da 60bpm a 130-135) che rientrano subito. Gli stessi sintomi che avevo prima dell'intervento! L'unica cosa che ho notato è che spesso questi episodi sono correlati a particolari posizioni del corpo (supino, durante un piegamento in avanti...) e quando il ritmo cardiaco è basso. Purtroppo tutte le volte che ho messo l'holter non è mai stato documentato alcun caso, al contrario il riscontro l'ho avuto in altre circostanze attraverso il mio cardio. Non so come comportarmi, se è il caso di soprassedere come qualcuno mi ha consigliato o cercare di approfondire ancora la cosa. Grazie per la risposta. Carlo