Egregio dottore, soffro dalla nascita, di tachicardia parossistica recidivante, e dal doppler, ecocuore ecc. non risulta alcuna
Patologia. Ma le crisi sono state sempre frequenti e lunghe e si originano spontaneamente, con un movimento un po' brusco, ma anche a riposo e adirittura la notte mentre dormo... Spesso riesco a risolverle con un lunghissimo, profondo respiro, ma talvolta non riesco a controllarle. Verso i 30 anni, in seguito alla morte di mio padre ho avuto degli episodi frequentissimi e il cardiologo mi ha assegnato il Cordarone, che ho assunto quotidianamente per 6 anni. Poi ho smesso la cura, ma in seguito a nuove, frequenti e lunghe crisi, circa 12 anni fa ho ricominciato ad assumere medicinali: una compressa di Almarytm al giorno. E così va bene per cui continuerei prendere l'Almarytm per tutta la vita. Ma adesso incomincio a chiedermi se non può danneggiarmi il fegato o altro e se sarebbe il caso di fare l'ablazione. Confesso che mi fa paura. Vivo in un paese dell'agrigentino e so che la Sicilia non è al massimo per le tecniche moderne. A chi dovrei rivolgermi?O continuo a vivere tranquillamente col mio almarytm? Grazie Caterina.