Le aminotransferasi sono rappresentate da AST (o GOT) e da ALT (o GPT). Gli approfondimenti diagnostici da eseguire includono la ricerca dei marcatori virali epatitici (HBsAg, anti-HCV), gli autoanticorpi circolanti (ANA, AMA, SMA, LKM), i marcatori di accumulo di metalli pesanti (ferritinemia, transferrinemia, ceruloplasmina, cupremia), deficit di alfa-1-antitripsina, tests tiroidei. Infine, se le laterazione delle aminotransferasi persistono da più di 6-8 mesi, è utile eseguire anche una biopsia epatica che rappresenta l’unico modo per poter stabilire l’entità del danno epatico e dare qualche informazione in più relativamente alla causa del danno epatico.