Salve a tutti, da molti anni (19 ) ho intrapreso dei farmaci per la cura della epatite cronica attiva da hbv. Dapprima assumendo zeffix cpr 1 al dì fino al 2003 per poi riprenderla in combinazione con hepsera a causa della positività ai marker e del hbv dna positivo. Tali farmaci sono stati assunti fino al 2018, anno in cui a Messina mi sostituivano hepsera con viread 300mg in combinazione con la lamivudina. Sempre a Messina il medico di medicina interna ad indirizzo gastroenterologico del polime mi ha proposto di sospendere dapprima la lamivudina e poi a poco a poco il Viread. Così ho intrapreso la sospensione degli antivirali da febbraio 2019 tenendo la situazione epatica a stretto controllo con visite e prelievi ogni 3 mesi per verificare se ce rischio di riattivazione del virus in quanto alle Molinette l'epatologa aveva paura della sospensione in quanto silente... da febbraio 2019 ad oggi ai prelievi il HBV DNA ad estrazione acidi nucleici risulta =>54 oppure => 20.
Secondo voi avrei dovuto continuare con almeno la lamivudina? grazie per l'attenzione.
Gentile Signore il Collega Internista di Messina ha agito con logica clinica. Continui ad effettuare i controlli virologici ed anche quelli routinari. Cordiali saluti