Il periodo utile per effettuare l'amniocentesi va dalle 16 alle 18 settimane di gravidanza e può in casi particolari essere esteso a 15- 19 settimane (amniocentesi percoce e tardiva).
In caso di malformazioni accertate essa può essere eseguita anche a 20-21 settimane, per accertare l'eventuale associazione con cromosomopatie.
La legge 194 sull'interruzione volontaria di gravidanza prevede che questa possa essere effettuata sempre in caso di rischio per la salute fisica o psichica per la madre. Tuttavia la legge impone che se il feto dopo il parto è vitale, anche se malformato, esso ha diritto a vivere e quindi va rianimato. La legge non parla quindi esplicitamente di un'epoca entro la quale la gravidanza si può interrompere, sono i centri che si possono imporre un limite di tempo sulla base di quanto deciso dal rispettivo comitato etico. Il limite che ci si pone è legato alle possibilità di sopravvivenza di un feto dopo la nascita e visto che all'epoca in cui la legge è stata varata (1977) si considerava aborto un feto nato entro il 180° giorno e cioè entro le 25 settimane e 5 giorni di gestazione, era questo il termine comunemente accettato. Oggi a distanza di 30 anni i progressi della nenatologia hanno reso possibile la sopravvivenzadi feti anche di 22-23 settimane, per cui alcuni centri rifutano di interrompere la gravidanza dopo quest'epoca.