Buongiorno, ho 27 anni e da circa 17 anni mi porto dietro un problema che mi ha sempre un po' limitato ma con cui comunque ho imparato a convivere.
Premetto che soffro solamente di asma bronchiale (senza crisi acute) e non ho mai avuto problemi di peso o intolleranze alimentari. Soffro invece di ansia (in aumento negli ultimi 4/5 anni con l'università) ed emetofobia, che si è sviluppata insieme al mio problema ed è il motivo per cui non mi sono mai sottoposto a visite di gastroenterologia (per associazione mentale con la gastroscopia). Non sono mai stato in grado da bambino di fare veri e propri rutti, ma dal 2001 improvvisamente la necessità di eruttazione si è trasformata in emissione quasi forzata di tanti "ruttini", simili a gorgogli strozzati alquanto fastidiosi, che credo nascano dallo stomaco ma che sento chiaramente provenire dalla parte superiore dell'esofago. In condizioni normali, dopo i pasti continuo a fare questi ruttini per parecchi minuti, a volte accompagnati da una lieve sensazione di rigurgito, che però non accade mai. Quando consumo pasti pesanti o con bibite gassate (che ho eliminato), o anche da quando soffro di ansia (in occasione di esami o di altre eventualità) questo problema diventa quasi insopportabile: su consiglio del mio medico assumo quindi Peptazol 20 prima di colazione, Geffer e/o Levobren prima dei pasti a seconda dei casi.
Assumo molto spesso Gaviscon, che ormai ha più effetto placebo che altro. Le ultime analisi del sangue e delle feci hanno escluso la presenza di celiachia e Helicobacter. Ho sempre creduto che fosse semplice reflusso, ma ciò non spiega la natura di questi gorgogli e il modo in cui li emetto; nella mia famiglia è frequente l'ernia iatale, potrebbe essere dovuto a quella? Oppure potrebbe essere una specie di malformazione di qualche valvola preposta all'emissione di aria? Il mio dubbio è dovuto al fatto che l'inizio di questo problema è stato proprio improvviso, non lento e progressivo. Addirittura a volte, dopo aver emesso un gorgoglio un po' più lungo del solito, sembra quasi di sentirne uno "di ritorno", cioè di aria che ritorna nello stomaco. Grazie per l'attenzione, spero possiate aiutarmi.
L'ernia iatale non è nulla di preoccupante ma una condizione che si associa spesso al reflusso gastroesofageo. Se gli accorgimenti dietetici come l'evitare pasti abbondanti e non bere bevande gassate sono sufficiente ad alleviari i sintomi che riporta, non mi preoccupere più di tanto.