L’esame non è doloroso. L’ecocontrastografia (CEUS) rappresenta un recente sviluppo della ricerca in campo diagnostico e impiega delle microscopiche bolle gassose come mezzi di contrasto, permettendo così di visualizzare il flusso sanguigno all’interno dei vasi del sistema circolatorio e la perfusione miocardica. mezzi di contrasto ecografici di seconda generazione consistono in piccolissime bolle di gas che vengono iniettate nel sistema circolatorio del paziente al momento dell'esame, evidenziando le differenze di vascolarizzazione dei diversi tessuti. In questo modo è possibile studiare la natura di processi come le lesioni del fegato, discriminando tra le lesioni benigne e le maligne. Le tecniche mini-invasive a guida ecografica costituiscono il passo successivo: dopo aver individuato e studiato un nodulo maligno del fegato, lo si può distruggere senza ricorrere necessariamente alla chirurgia. Il nodulo può essere "bruciato" con aghi introdotti attraverso la parete dell'addome, sin dentro il fegato; l'ecografia permette di seguire il percorso dell'ago, evitando che danneggi strutture sane e guidandolo all'interno della lesione da eliminare. Le microbolle sono molto efficaci nel riflettere gli ultrasuoni e quindi nell’aumentare l’eco proveniente dai tessuti esaminati; questa particolarità è dovuta alla presenza di una grande differenza di impedenza acustica esistente fra il gas contenuto nella bolla e i tessuti biologici. L’ecocontrastografia però può comportare rischi per il paziente, in quanto l’interazione degli ultrasuoni con le microbolle può provocare drastici incrementi e successive diminuzione del volume della bolla, della sua temperatura e della sua pressione, ma soprattutto aumenti di temperatura e pressione nel tessuto circostante le microbolle, cioè il sangue. I principali effetti biologici che si manifestano sono l’incremento della temperatura del tessuto e la cavitazione. L’incremento della temperatura è legato allo smorzamento delle oscillazioni della bolla in seguito all’interazione con gli ultrasuoni. La cavitazione consiste invece nella formazione di cavità di vapore in un liquidoquando, per effetti dinamici, la pressione locale ha raggiunto valore critico. La CEUS è una utile integrazione dell’US nella caratterizzazione di piccole lesioni epatiche riscontrate nel paziente in follow up oncologico. Tale tecnica si è rivelata particolarmente vantaggiosa per lo studio di lesioni che, per piccole dimensioni e sede, sono “difficili” da caratterizzare con la sola US.