Le malattie diffuse del polmone sono un gruppo di malattie polmonari caratterizzate dall'essere diffuse, appunto, e interessanti un'area anatomica particolarmente importante in quanto sede della microcircolazione e dello scambio del gas. Normalmente i fenomeni clinici sono progressivamente aggravantesi e, pertanto, la terapia punta al maggior rallentamento possibile dei sintomi. Ovviamente ogni paziente è un caso a se. Pazienti che sono stati fumatori sono, in genere, ad esempio, meno facilmente controllabili rispetto ai non fumatori. Ciò comporta che un programma terapeutico standard, per ovvi motivi, non è previsto. Studi citologici, prevalentemente sul lavaggio bronchiolo-alveolare in corso di broncoscopia, sono in grado di definire meglio la malattia e, nei controlli, il suo andamento. Un buon segno, per suo padre, è l'assenza di alterazioni dell'esame emogasanalitico. Un importante presidio terapeutico, da anni disponibile, nei casi di insufficienza respiratoria è l'ossigeno a lungo termine. Contenitori di ossigeno allo stato liquido a bassa temperatura e, conseguentemente, ad alta pressione, consentono in poco spazio di disporre di oltre 25.000 litri del gas terapeutico. Questo consente, anche con l'aiuto di piccoli contenitori trasportabili e ricaricabili sul serbatoio principale, terapie continue per circa dieci giorni favorendo un miglioramento della qualità della vita di questi pazienti.