esiste una cura specifica?

Le malattie polmonari diffuse, prima denominate interstiziopatie polmonari, rappresentano un gruppo eterogeneo di patologie caratterizzate tutte dall'essere localizzate diffusamente nei due polmoni, anche se in maniera differente da patologia a patologia. L'eterogeneità è dovuta alle differenti cause scatenanti così come a sequenze patogenetiche diverse. Data tale eterogeneità è ugualmente variegato l'approccio terapeutico che, di norma, è stabilito dalla determinazione di una specifica diagnosi. Da tale patologia non è possibile, allo stato attuale delle nostre possibilità terapeutiche, guarire. Quanto ci è dato di ottenere come miglior risultato è quello di rallentare al massimo il progredire della patologia, nei casi ove esso avviene puntando sul miglioramento della qualità della vita. L'infiammazione che è alla base di tale patologia, infatti, non è quella acuta tipica, ad esempio, dei normali quadri di polmonite. L'infiammazione, in questi casi, infatti, con adeguata terapia normalmente scompare del tutto. L'infiammazione cronica, rimodellante l'architettura del polmone, tipica delle malattie in oggetto, è di tipo irreversibile. Nei casi più severi, infatti, è prevista, ove possibile per diversi parametri considerabili, il trapianto d'organo.