Buonasera, sono un uomo di 39 anni, che, nonostante una apparente assenza di fattori di rischio, due mesi fa è’ stato colpito da un Infarto NSTEMI, sottoposto ad angioplastica con conseguente rivascolarizzazione e e inserimento di due stent. Il cuore sta bene, l’episodio sembra essere stato di poco conto ma in ospedale sono stato sottoposto agli esami per la trombofilia. I risultati parlano di OMOCISTEINA 8.5 (min 5,5 max 15), fattore V NEGATIVO, fattore II ETEROZIGOSI, CBS ETEROZIGOSI, MTHFR ETEROZIGOSI. Ho preso appuntamento da un ematologo, vorrei sapere secondo voi se l’infarto di cui sono stato vittima può essere legato alla Trombofilia? Dovro’ prendere anticoagulanti in aggiunta alla terapia antiaggregante che già mi è’ stata prescritta? Rischio molto? Grazie
Mi permetto di osservare che lei omette di dirci se fuma,se è iperteso,ipercoleserolemico,se fa vita sedentaria ,se ha familiarità per cardiopatia ischemica etc. La coronarografia a cui è stato sottoposto mostrava la presenza di placche;ha mai fatto un Eco-TSA? A mio parere le eterozigosi riscontrate non implicano un rischio trombotico,ma lascio ben volentieri la parola ad un esperto della coagulazione.