Il bioalcamid evoluzione del vecchio formacril, prometteva di essere un filler che aveva un comportamento simile ad una protesi, ma col grande vantaggio di essere iniettabile. Il vero problema del bioalcamid, che io personalmente ho utilizzato raramente, e' stato il suo uso incongruo, cioè impiantato in distretti anatomici non indicati o in sede troppo superficiale. Nella mia attività ho avuto modo di vedere molte complicanze da bioalcamid, alcune anche drammatiche determinate dalla contaminazione dell'impianto con gravi sofferenze dei tessuti. Nella mia esperienza sono sempre riuscito ad estrarre il prodotto attraverso una semplice puntura con agocannula da 14g, o per aspirazione o per premitura dei tessuti circostanti l'impianto. Ciò e' conseguenza del comportamento del prodotto che induceva la formazione di una pseudo-capsula reattiva. Mi sono sempre avvalso di uno studio ecografico per evidenziare la sede degli impianti e la loro dimensione.