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Esperto Risponde

Faccio seguito alla mia precedente domanda

Faccio seguito alla mia precedente domanda (allegata) per precisare che oltre al Linfonodo sentinella dall`istologico pervenutoci successivamente ve ne erano altri due (3 in totale) intaccati da malattia su 23 totali. Desidererei sapere se la Prognosi rimane sempre piu` che buona (e cosa puo` sognificare `piu che buona`) e se il trattamento che ha appena iniziato (4 AC+4CMF,radioterapia, sta gia` facendo Enantone ogni 28 gg per 24 mesi e a seguire Tamoxifene per anni 5) potra` farla guarire definitivamente o dobbiamo solo sperare che il rischio di recidiva o altro diminuisca al minimo ma che non sara` mai annullato a causa dell`eta`?Grazie infinite.


DOMANDA: 5CDP6066

Mia moglie di anni 33 ha subito due interventi chirurgici ravvicinati il primo per asportazione di carcinoma mammario duttale infiltrante, formazione di tubuli 3, plemorfismo nucleare 3 indice miotico 2 score 8, grado 3 scarsamente differenziato. Secondo intervento per presenza ad una estremità dei margini di residuo focolaio neoplastico dimensioni totali 4 mm con aspetti regressivi da elettrotermpocoagulazione e composto sia di neoplasia intraduttale ad alto grado e da cordoni solidi infiltranti. Nelle sezioni esaminate al Linfonodo sentinella il linfoide viene invaso in campi periferici da focolai di tessuto neoplastico metastico che invade anche il seno marginale (tutti i linfonodi sono stati tolti). Recettori per gli estrogeni nuclei positivi 80%, per il progesterone 45%, quota proliferativa (MIB 1) 15%, Espressione di CERBB immunoreattività 10% (+). Mi rendo conto che dovrà sopportare sia chemio che ormono terapia ma quello che più mi interessa è sapere se mia moglie potrà guarire, se con l'intervento chirurgico la si può ritenere guarita e le terapie saranno solo precauzionali e preventive così come detto dal chirurgo ed eventualmente con quali probabilità.

RISPOSTA:

Se, come sembra, solo un linfonodo è interessato dalla malattia, il caso è a più che buona prognosi, anche in considerazione della positività dei recettori ormonali; naturalmente è necessario utilizzare le altre due armi a disposizione: Chemio e, a seguire, Ormonoterapia. Queste ultime sono terapie precauzionali, da effettuarsi per abbattere il potenziale rischio di ripresa di malattia. Se non ha fatto una mastectomia radicale deve effettuare anche RT.
Risposta del medico
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Comprendo molto bene la problematica psicologica che sottintende la ulteriore domanda di approfondimento sulla quantificazione del rischio e sulla possibilità di totale guarigione, ma in medicina, e anche nella vita, le certezze sono veramente poche! L’atteggiamento consigliato è quello della fiducia nell’aver messo in campo ogni azione umana opportuna per il buon esito della faccenda, che non si presenta particolarmente complicata. Si è disponibili ad un contatto diretto per ulteriori aspetti.
Risposto il: 15 Novembre 2004