In estrema sintesi, e per essere il più chiaro possibile: 1) l’assenza di malattie “strutturali” del cuore (dai dati disponibili sembra trattarsi di un problema esclusivamente aritmico, mentre le valvole ed il tessuto miocardico sono normali) rende la valutazione più serena, perché il rischio di una aritmia è minore se il cuore è in grado di tollerare frequenze elevate, come un cuore sano può fare; 2) di conseguenza diventa ancora più importante del solito valutare attentamente i possibili rischi che qualunque procedura ha, e scegliere il momento più adatto in cui farla; 3) l’ablazione è comunque una procedura molto efficace in questo tipo di aritmia, e se necessario deve essere fatta; 4) se con i farmaci si riesce a controllare meglio la situazione (cioè a ridurre il numero degli episodi, che al momento è in verità eccessivo, e non compatibile con una accettabile qualità di vita del bambino e dei genitori) è meglio rinviare il momento, e decidere più avanti; 5) se la situazione rimane quella attuale, procederei con l’ablazione