Salve,
Vorrei far analizzare il mio caso a qualcuno di competenza perché il possibile esito mi terrorizza.
Assumo la pillola anticoncezionale. Il mese scorso ho avuto un rapporto protetto da preservativo e pillola. Sul letto ho notato della macchie e ora mi viene il dubbio che il preservativo si sia rotto senza che ce ne rendessimo conto, il ché non sarebbe di per sé un grande problema dato che sarei comunque protetta dalla pillola, se non fosse per il fatto che circa 5 giorni dopo il rapporto ho dimenticato di assumere la pillola per sei ore. Il risultato è stato che due settimane dopo il rapporto il ciclo, puntualissimo, era strano, più roseo, scarso, durata solita ma molto mucoso. Mi sono preoccupata ma alla fine ho lasciato correre pensando che le anomalie fossero dovute al ritardo. Il problema è che ora, due settimane dopo il presunto ciclo, ho forti disturbi gastrointestinali, nausea continua da due giorni, dolore al basso ventre e una forte emotività. Non riesco a pensare ad altro oltre a una gravidanza indesiderata. Non avendo avuto più rapporti dall'ultimo episodio descritto e avendo avuto il "ciclo" nei giorni attesi sono arrivata alla conclusione che o l'ultimo ciclo era una falsa gravidanza o perdite d'impianto, oppure il mio malessere è dovuto ad altro. Ovviamente spero nella seconda.
In attesa di una vostra risposta,
Saluti.
Gentile ragazza,
la dimenticanza della pillola è avvenuta, secondo quanto da lei riferito, 5 giorni dopo il rapporto in questione.
Inoltre non ci sono prove precise di una possibile rottura del profilattico.
Le macchie che ha notato potrebbero essere state anche correlate a fisiologiche secrezioni vaginali.
Nel omplesso direi che le probabilità di una possibile gravidanza indesiderata siano pressochè nulle.
Ritengo più probabile che i disturbi che lei avverte possanoessere attribuiti ad altro motivo, ad esempio stati infiammatori, oppure alla dimenticanza della pillola......
Penso pertanto che sia utile una visita di persona presso un medico di sua fiducia per una più approfondita valutazione dei sintomi.
Cordiali saluti
Piergiorgio Biondani.