Il medico mi ha prescritto cipralex, soffro di depressione e ho partorito il 1 settembre 2017. Soffro di ansia e attacchi di panico notturni che mi impediscono di dormire, ho paura di avere un infarto e controllo maniacalmente il battito che va da 59 min a massimo 115, non ero sicura di voler iniziare la cura e ho lasciato correre un po’ di tempo, dalla disperazione ieri sera ho assunto 10 mg decidendo di smettere di allattare, ma sono e sto malissimo, ho la nausea molto forte un ansia pazzesca e mi sento in un sogno costante, voglio smettere subito non voglio continuare e voglio continuare ad allattare mio figlio.
Dopo quanto posso riprendere l’allattamento? E dato che l’ho assunto solo una volta posso smettere subito senza avere crisi? Grazie. Anni:25 2 figli 1 parto naturale operativo con ventosa 1 cesareo di urgenza Diabete gestazionale Depressione post partum Ipocondria.
Gentile Signora, cercherò di risponderle per punti: - non c'è nessun problema a non assumere il cipralex dopo singola assunzione, non si tratta nemmeno di "sospensione" - ritengo che dopo un anno l'allattamento possa essere portato a termine: se Lei accusa i sintomi che ha riferito è probabilmente importante sia per Lei che per la Sua relazione con Suo figlio, che Lei possa stare meglio e quindi intraprendere anche una cura farmacologica. - il cipralex, come una ampia parte di farmaci antidepressivi in commercio, ma tutto sommato con minore frequenza, può causare tra gli effetti collaterali principali, nausea, irrequietezza; tali effetti insorgono anche in funzione del dosaggio (sarebbe stato più prudente iniziare con un dosaggio inferiore ai 10 mg) e, normalmente, recedono nel giro di 5 - 7 giorni.
Il mio consiglio è di cercare aiuto specialistico sia psichiatrico, per prendere in considerazione le varie opzioni farmacologiche, associando magari nella fase iniziale, all'antidepressivo anche degli ansiolitici (misura che viene spesso adottata nella fase iniziale del trattamento dei disturbi depressivi e di ansia), che psicologico, per comprendere le origini del disagio, gli eventuali fattori di mantenimento e le misure di ordine comportamentale, emozionale e cognitivo, che La possano aiutare a gestire e risolvere il disagio