In una fase di elaborazione di una grave perdita come quella da lei subita, è comprensibile che psiche e soma siano in subbuglio. Ognuno di noi ha degli organi bersaglio (predisposti o più fragili) attraverso i quali, inconsapevolmente, può essere canalizzato il dolore, fino a trasformarlo talora in sintomi. Nella genericità della sua descrizione non può essere indicata, e non è questa la sede, una specifica terapia. Sicuramente è presente una componente di tensione che può giovarsi di una moderata terapia con ansiolitici. Non ho elementi per pronunciarmi sugli altri farmaci. Molte volte, sempre con l'ausilio di uno specialista, vale il criterio ex adiuvantibus (dai giovamenti). Può consultare, se vuole, il mio sito "ABBECEDARIO DELLA DEPRESSIONE"
In ogni caso potrebbe essere di aiuto uno psicologo; privilegerei quelli con orientamento EMDR (cerchi tra gli specialisti della sua regione); una psicoterapia breve specifica per queste situazioni.