Gentile dottore, sono un uomo di 33 anni, peso 75 chili e sono alto 1,70 cm. Non soffro di particolari patologie e nel complesso posso dire di godere di buona salute. Nel febbraio 2016 ho subito un primo intervento per fistola sacro coccigea; durante l'intervento il chirurgo verifica che quest'ultima era abbastanza ramificata con ben 5 punti fistolosi. Una volta ripulito decide di chiudere tutto per diminuire i tempi di guarigione lasciando solo un piccolo buco nella parte alta per il drenaggio ma senza inserire nessun tubicino con annessa sacca per drenaggio anche se a fine intervento ci avvisò che sarebbe stato meglio lasciarla aperta, ma per scelta di tempi di guarigione e di meno invasività decise di chiuderla.
Fatto ciò inizia il classico iter delle medicazioni eseguite da lui stesso dopo tre mesi; finalmente si chiude tutto il buco lasciato dal drenaggio ma dopo 15 giorni si riapre nuovamente all'inizio il punto che aveva lasciato per drenare, cosi continuiamo con le medicazioni dicendomi che era un problema di cicatrizzazione perché è una parte delicata e si mantiene umida e anche perché non c'era nessuna infezione o fuoriuscita di pus ma purtroppo questa apertura continuava a chiudersi e riaprirsi sempre nello stesso punto.
Poi successivamente si aprì anche più in basso cosi dopo continue medicazioni, giunti a ottobre del 2016, decide di intervenire con una revisione dell'intervento e di riaprire solo la parte che non riusciva a chiudersi. Una volta effettuato l'intervento ha riscontrato che c'era un altro punto fistoloso ma stavolta decide di lasciare aperto affinché si chiudesse per seconda intenzione e si riducessero le probabilità di recidiva.
Cosi rinizia di nuovo l'iter delle medicazioni stavolta più dolorose con zaffagio della ferita con spugna inserita all'interno e sostituita a ogni medicazione. Trascorsi 5 mesi dal secondo intervento finalmente a fine marzo di quest'anno sembrava essersi chiusa definitivamente ma invece anche stavolta dopo un dieci giorni si è riaperta nella parte iniziale dei glutei (che corrisponde alla parte finale del taglio del secondo intervento).
Sono andato di nuovo a controllo dal chirurgo che mi ha operato il quale mi sta seguendo fino ad oggi. Quest'ultimo mi conferma che non è un problema chirurgico ma di cicatrizzazione perché si trova in una parte che si mantiene umida e tende a sporcarsi tra sudore, peli e quando uno va in bagno, oltre ovviamente ai movimenti che una persona normalmente fa e che quindi era bastato un non nulla per riaprirsi.
Ieri sono andato per l'ennesimo controllo e medicazione; il dottore mi depila la parte interessata, disinfetta, mi ripulisce ma questa si apre maggiormente nella parte inferiore rimanendo un piccolo ponticello di pelle tra il buco che si era già aperto e la parte inferiore che si era aperta durante la medicazione. Così il chirurgo effettua sul momento un piccolo taglio su questo ponticello unenendo le due parti e spiegandomi che paradossalmente allargando la ferita e unendola, questa rimargina più velocemente.
Ho chiesto di utilizzare qualche crema un qualcosa per velocizzare la guarigione ma mi è stato detto che è inutile perché deve sanare naturalmente per seconda intenzione. Giungo adesso alla mia domanda: ma è normale tutto questo tempo di guarigione? È possibile che sia un problema di cicatrizzazione come dice il medico oppure è di nuovo recidiva ed è tornata anzi a questo punto mai andata? Mi scuso per essermi dilungato ma non so più che pesci pigliare. Grazie a chiunque mi risponderà.
Buonasera, è difficile risponderLe. La fistola sacrococcigea recidiva frequentemente, specialmente con il metodo chiuso. Ma se non guarisce dopo tre mesi, mi sembra difficile che guarirà e potrebbe, dico potrebbe trattarsi di recidiva. Cordilai saluti Prof. Francesco Arcanà