Buonasera ho 27 anni, e sono originaria di Palermo (Sicilia). Vi scrivo per avere dei consigli ed un consulto da un bravo chirurgo. Tutto ha inizio giorno 25/09/2017 quando effettuo un' ecografia cute e tessuto cutaneo a causa di un eccesso di carne che durante la seduta m' infastidisce. E dall' esame ecografico della regione sottocutanea del gluteo destro, in corrispondenza del reperto clinicamente palpabile, ha rilevato: formazione fusiforme, capsulata di diamentro longitudinale 3,8cm e spessore 7 mm, in corrispondenza dei tessuti molli sottocutanei a circa 2 mm dal piano cutaneo. La dottoressa mi consiglia di prendere un antibiotico e la mia condizione migliora. Purtroppo dopo alcuni mesi, dopo essermi trasferita a Mantova per motivi di lavoro, giorno 07/01/2018 dopo alcuni giorni di febbre alta che non scendeva e la parte interessata dolente da 5 giorni e ingranditasi notevolmente, decido di andare al pronto soccorso dell' Ospedale Carlo Poma di Mantova, dove mi ricoverano d' urgenza effettuandomi un intervento chirurgico di drenaggio, fistulotomia e posizionamento di setone operata dal dottore che mi spiega che avverra' il drenaggio ( fuoriuscita di pous) e posizionamento del setone ( un filo che tiene i lati del taglio) e che dopo avrò' un secondo intervento di sola rimozione del setone. SENZA AGGIUNGERE ALCUNA NOTIZIA SU EVENTUALE POSSIBILITÀ DI DECORSO CHE PUÒ PORTARE A INCONTINENZA. Così del tutto ignara seguo tranquillamente le indicazioni su come procedere in seguito che consistono nel tornare in ospedale in giorni stabiliti da loro per effettuare le diverse medicazioni e controllare questo setone. Qui, essendo un altro reparto con altri medici, diversi da chi mi ha seguito durante il primo intervento di gennaio, chiedo come avverra' il secondo intervento e loro mi rassicurano che dovranno togliere solo il setone. Questo fino all'ultimo controllo, in cui per "magia" esce fuori la possibilità che questo tipo di fistole possono portare l'eventualità di asportazione del muscolo con possibilità di divenire incontinente e mi prenotano un ecografia a un mese di distanza. Ieri mi fanno l' ecografia transrettale, quindi dopo più di 4 mesi dall'intervento, e la dottoressa (che mi aveva anche già fatto una delle medicazioni dei mesi precedenti) mi comunica che ho una fistola transferica alta complessa e che devono asportarmi il 30% di muscolo e che appunto posso divenire incontinente dandomi solo due possibilità: o rimanere con il setone, ma non so' cosa possa succedere perché comporterebbe ferita aperta a vita e rischio infezioni, o fare questa operazione ma con il rischio di divenire incontinente. Io vorrei capire ma ci sono altre soluzioni???? Non voglio divenire incontinente a 27 anni. Io chiedo scusa ma spero in un vostro aiuto anche se mi deste delle altre email a cui scrivere in privato, anche di un vostro collega nelle vicinanze o un numero di telefono a cui rivolgermi anche per prenotare altre visite. Perché tra le altre cose visto che appunto inizialmente non mi era stato detto niente di questa cosa, non ho capito se c'è stato un peggioramento, o se è stata presa sotto gamba la questione, avendomi fatto fare controlli a un mese di distanza l'una dall'altra, e se continuando a perdere tempo questa fistola può prendere più muscolo e aumentare quindi la possibilità di diventare ancor più incontinente... Io avrei anche voluto inviarvi in allegato tutta la documentazione in mio possesso e mi scuso anticipatamente per l'eventuale scorrettezza o confusione delle descrizioni, ma scrivo nell'ignoranza del caso, così come mi scuso per l'allarmismo o drammaticità della suddetta, ma l'aver scoperto l'eventualità di poter diventare incontinente a 27 anni mi ha destabilizzato parecchio. Grazie dell'attenzione e Distinti saluti.
Qualsiasi intervento anale comporta, almeno per il calcolo delle possibilità, vari rischi, tra cui (raro) quello dell'incontinenza; in caso di fistola "complessa, transfinterica, alta" la percentuale di questi rischi aumenta e, proprio per questo, a volte si riuncia a un trattamento molto aggressivo e si ripiega sul setone. Non è possibile dare un parere on line su una condizione "complessa" che, di per se, è "unica" e come tale va studiata ed affrontata. E' fondamentale, quindi, la visone di tutti gli esami eseguiti che, in caso, potranno essere integrati e un esame clinico diretto che, in certi casi, è preferibile eseguire sotto anestesia sul letto operatorio. Per quanto riguarda le possibilità alternative, esistono eccome!...vedi la VAAFT o l'Anal Fistula Plug, ma la scelta di trattamento deve provenire da un esperto Proctologo, in grado di comprendere la situazione a 360° e pianificare l'iter terapeutico più idoneo al singolo caso in esame (tailored surgery).