Salve dottore sono un uomo di 45 anni, peso 72kg, alto 1,78. Il 14 dicembre ho avuto un piccolo incidente in scooter da fermo, dove la pedana mi ha schiacciato l'avampiede facendo una minifrattura alla base del secondo metatarso dx. All'inizio ho sottovalutato l'incidente anche se appoggiando c'era dolore. La notte del giorno stesso alle 4 di mattina il piede era molto gonfio e vado al pronto soccorso dove l'ortopedico assieme al gessista in base alla frattura non eventualmente grande decidono che posso comprare una scarpa di tipo Burratto Tallus con scarico avampiede per 35 giorni, una ivor 3,500 al giorno sulla pancia ed antinfiammatori con controllo dopo 35 giorni.
Dopo 2 giorni ritorno al pronto soccorso in ortopedia perché il piede era ancora più gonfio e mi dicono che non sono stato alle prescrizioni datomi di riposo a gamba alzata ecc, ed è vero. Insistono per continuare la solita terapia, ma la mia paura e prevenzione mi porta a farli fare un gesso fin sotto il ginocchio per 30 giorni con le solite prescrizioni. Oggi 24 dicembre dopo 10 giorni sento i dolori spariti, il gesso ovviamente allargato per lo sgonfiamento piede e pratico a domicilio cicli di magnetoterapia che mi stanno aiutando.
Adesso il 5 gennaio ho un rx per vedere la frattura se è saldata o avesse cominciato. Domanda: se la lastra del 5 gennaio 2017 dovesse uscire il risultato di non frattura oppure un esito positivo di saldatura, potrei levare il gesso che mi tiene bloccato a letto e passare alla scarpa prescritta in precedenza prima del gesso o altro apparecchio di sostituzione? quando posso cominciare a caricare il piede leggermente magari con una scarpa protetta se dopo l'rx del 5 dovesse essere quasi salda?
P.S, premetto che da 10 giorni sono nel letto a piede alto senza mai metterlo a terra, praticando alla lettera le prescrizioni ma se all'inizio insistevano per la scarpa citata significa che alla fine non è cosi grave. Infatti mi dicevano che era una frattura alla base ma piccola, quindi chiedevo se sono obbligato a portare il gesso tutto il tempo visto che all'inizio se non per mia insistenza nemmeno volevano metterlo e credo che il gesso una volta tolto possa aver provocato una piccola atrofia muscolare come spesso succede.
Cosa mi consiglia dottore nella mia situazione? Del resto non soffro di nessun altra patologia e sono in buona salute salvo lo stare a letto a giornate che mi porta molta depressione. In attesa, grazie e Buone Feste!
Gentile Signore, i problemi delle piccole fratture delle ossa del piede non sono tanto connesse alla frattura di per sé (spesso lieve e talora in apparenza banale) bensì alla causa che le provoca: la contusione che come tale danneggia la circolazione creando gonfiore, ristagno distale, dolore.
Nella sua condizione, dopo 15 gg di gesso, passerei sicuramente ad un tutore o addirittura solo ad una calza elastica da mantenere per altri due mesi, assumendo farmaci procircolatori e camminando, poggiando il tallone per qualche mese ancora, eventualmente facendo uso di una stampella. Comunque, qualunque cosa Lei faccia, alla fine guarirà. Auguri