Si tratta di una gastrite atrofica, la cui estensione ed effettiva gravità vanno però più accuratemente ricercate. Da come la descrive sembrerebbe di grado modesto. Di solito la gastrite atrofica (come anche la gastrite non atrofica) deriva da un'infezione, anche fin dall'infanzia, da parte di Helicobacter Pylori che porta ad una gastrite che diventa cronica e poi porta col tempo ad una trasformazione della mucosa e delle ghiandole gastriche in metaplasia, oppure o anche, come forse nel suo caso, da una duodenopatia erosiva o ulcerativa e reflusso duodeno-gastrico prolungato nel tempo.
Sarebbe opportuna una più accurata ricerca dell' Helicobacter Pylori magari tramite il test fecale monoclonale con metodica Elisa. In questi casi l'eradicazione accurata del batterio è fondamentale.
Inoltre occorre, nell'endoscopia, fare molti campionamenti bioptici, nelle varie parti dello stomaco, e forse anche nel duodeno, che va accuratamente esplorato. È importante precisare l'estensione della atrofia, anche ai fini della prognosi e del rischio neoplastico, e quindi della terapia e del monitoraggio.
Se il quadro è confinato ai dati da lei descritti, il suo caso è tra i meno impegnativi.
Le consiglio inoltre di farsi seguire da un gastroenterologo oltre che dal suo medico di fiducia.
Saluti e auguri