Il bridge è conseguenza del fatto che la arteria discendente anteriore decorre, per un breve tratto, non già sulla superficie, ma all’interno del muscolo cardiaco ed è compressa in sistole a seguito della normale contrazione miocardica. Dal momento che il flusso coronarico avviene in diastole, tale alterazione non determina, in genere alcuna conseguenza rilevante. Normalmente si tende a somministrare dei beta-bloccanti per ridurre la contrattilità cardiaca e ridurre l’effetto di spremitura sistolica dell’arteria. Da tale alterazione non deriva alcuna limitazione all’attività fisica. L’uso dell’aspirina penso sia stata dettata dal fatto che i pazienti con nefropatia hanno una alta incidenza di eventi cardiovascolari ( I causa di mortalità nei nefropatici) e quindi di assicurare una misura profilattica generale.