Gentile dott, le scrivo perché la mia vita è diventata difficile. Scrivo a lei perché ho avuto modo di seguirla, e dopo anni di esperienza in aritmie sono peggiorato. Mi riferisco al mio cuore. Per non dilungarmi troppo le allego, qui sotto, le mie precedenti mail destinate ad un altro forum sulla cardiologia. Aggiungo che rispetto a queste mail ho fatto un’altra eco e una prova da sforzo con risultati ottimi (in totale svariati elettrocardiogrammi, 2 eco, 3 prove da sforzo e 1 holter). Faccio il musicista di professione e suono la batteria (più sotto il mio sito), ma ormai vivo con una spada di Damocle sulla testa. “Egli”, il
Cuore scarica dei calci (la sensazione è come se qualcuno mi strizzasse per un istante il cuore), spesso quando suono (mi ritrovo a fare dei concerti importanti col terrore e con evidenti ripercussioni sulla mia resa). Ciò accade anche in altri frangenti, ad es. L’altro giorno facendo footing (colpo sordo, spasmo indolore e terrificante), oppure oggi salendo le scale (terribile e indolore) e successivamente facendo footing dopo circa 20 min delle botte al cuore, circa 8 extrasistole. Sicuramente, e su questo non ho dubbi, non si tratta di ipocondrie. Il
Sintomo c’è ed è reale: avverto il cuore che da un colpo sordo che si riverbera per tutto il corpo ed avverto il tutto proprio lì. Domande: 1. come si fa ad essere certi che il disturbo non sia di natura fisiologica, intendendo con ciò cardiaca? 2. E’ “normale” che quando suono si palesi, almeno due o tre volte questo terrificante spasmo? E’ normale si verifichi salendo le scale? 3. Devo stare tranquillo e fregarmene oppure, come io ritengo, approfondire ancora? Ad es. Presso centri di aritmologia (mi hanno parlato di Padova... conosce qualcuno che potrebbe aiutarmi? Qual è la trafila?). 4. Il mio sintomo peggiora. Conosco tutte le possibili risposte di rito: la tiroide è a posto, ho il
Colesterolo un po’ alto, e sono consapevole si possa trattare di un somatizzazione. Io stesso a livello razionale propendo per una causa ansiosa ed emotiva. Tuttavia per giungere a tali estremi di aritmie, e soprattutto, come a me sembra, non facendo parte di una casistica standard (tachicardie improvvise, irregolarità costante del ritmo) una ragione ci deve pur essere non ascrivibile allo stress ecc. 5. Ed è forse la domanda più importante: è vero che queste aritmie sotto sforzo o in fase di recupero sono molto pericolose? E se si perché I medici che mi hanno fatto I numerosi esami non si sono preoccupati? La ringrazio infinitamente e perdoni la prolissità e la freddezza della mail (non sono così!), ma ancora non mi sono abituato ed il sintomo di oggi sulle scale: non lo capisco né lo comprendo. Qui sotto le altre mie lettere con gli esami nel dettaglio e le risposte del dott. Carini
Francesco
Domande / Risposte
blocco di branca destra
24 Feb 04 - Francesco, 37 anni (id: 1276)
Gentilissimi dottori, perdonate se la mia domanda sarà oltremodo lunga. Da anni (dalla mia adolescenza) mi è stato diagnosticato un blocco di branca destra. so perfettamente che non si tratta di una patologia. Tuttavia, ormai da tempo soffro di "aritmie, palpitazioni" (almeno io tendo ad interpretarle come tali). La cosa è diventata seria, in altre parole si è cronicizzata. Vivo pressoché ogni giorno con questo problema, che sembra acutizzarsi verso sera, soprattutto quando vado a letto. Ho una costante tosse che a me sembra volta ad una sorta di "espettorazione" di questo fastidio. Ho fatto parecchi esami nel corso degli anni. Elenco i più recenti (9/7/2002)Ecg:R.S. 60b/min..conclusione a-v regolare. Blocco di branca destra incompleto. Ecocardiografia: Ventricolo sin, di normale morfologia, volume e cinesi. Apparati valvolari indenni. Cavità destra nei limiti. Pericardio normale. (14/11/2003) TEST ERGOMETRICO/PROVA DA SFORZO: Test ergometrico condotto al cicloerometro con metodo scalare, massimale negativo per aritmie, ipertensione arteriosa ed ischemia miocardica in atto. (12/11/2003) ANALISI SANGUE: Colesterolo Totale 264, trigliceridi 212 (mi hanno consigliato di prendere la pillola poiché mio padre ha di recente avuto un infarto ed è stato operato alle coronarie occluse. Cosa che non ho fatto, in quanto al momento non mi va di prendere una pillola per tutta la vita). Ho prenotato un Holter, in quanto..non so più che fare per avere una risposta certa. seguo la vs ottima rubrica e so che la maggior parte delle cosiddette aritmie sono benigne ed in base a questi esami dovrei essere tranquillo. tuttavia le assicuro che è estrememente difficile accettare che non si tratti di problemi cardiaci, soprattutto se si è in stato di assoluto relax, non si fuma o prende caffé, nè si fa utilizzo di sostanze stupefacenti. Al fine la domanda: può l’holter fugare ogni dubbio? e se eventualmente dovessero risultare aritmie preoccupanti, come interpretarle in base all’esito negativo dei precedenti esami? questo tipo di disturbo è tipico di eventuali affezioni cardiache? Non sarei dovuto essere soggetto a chissà quali infarti dopo tutto questo tempo (sono anni!) La ringrazio anticipatamente
Egregio Sig. Francesco, A quanto risulta dalla sua dettagliatissima lettera, nel suo caso non sono MAI state documentate aritmie di acun tipo. Lei avverte palpitazioni e disturbi di vario genere, ma, fino a prova contraria, questi sintomi non hanno una causa cardiaca. In base all’esito dell’ecocardiogramma e dei ripetuti test ergometrici, indipendentemente da quello che risulterà dall’esame Holter che Lei ha prenotato, il suo cuore risulta del tutto normale ed è evidente che il suo principale problema è costituito da uno stato ansioso molto importante e che Le consiglio di non sottovalutare, eventualmente programmando una visita presso uno psicologo. Non trascuri, invece, il dato relativo al colesterolo: se non intende assumenre farmaci, programmi una visita preso un dietologo e si faccia prescrivere una dieta specifica per le dislipidemie, stando attendo anche ad altri importanti elementi di prevenzione cardiovascolare primaria: controllo del sovrappeso,astensione dal fumo, attività fisica regolare. Cordiale Saluti DR. Giancarlo Carini
aritmie
20 Mag 04 - Francesco, 37 anni (id: 2505)
gentile dott. Carini. Le avevo già scritto in febbraio, quella che Lei stesso aveva definito una "dettagliatissima lettera". ho ricevuto la sua cortese risposta. Riepilogando velocemente: soffro di aritmie da anni. Tutti gli esami: Ecocardio, elettrocard. da prova da sforzo e il recente Holter escluderebbero cardiopatie e risulterei un soggetto "normale" (per intenderci sono stato indicato, dall’Holter a "rischio basso"). Le analisi al sangue, purtroppo denotano Colesterolo Totale 264, trigliceridi 212 (mi hanno consigliato di prendere la pillola poiché mio padre ha di recente avuto un infarto ed è stato operato alle coronarie occluse. Cosa che non ho fatto, in quanto al momento non mi va di prendere una pillola per tutta la vita). Vengo al dunque: le mie aritmie continuano, e fin qui non sto ad annoiarla ulteriormente, ce le ho e me le tengo, spero per ora. Circa un mese fa però, durante un concerto (faccio il musicista) ho avvertito tre "contraccolpi" o "colpi" al cuore (insomma ho avvertito il cuore che dà una "botta" d’arresto..non saprei come definirlo altrimenti, con il petto che sobbalza..). E questo è stato terrificante, nel senso che niente ha a che vedere con quelle che io avevo finora avvertito come extrasistole. Successivamente, qualche giorno dopo, sempre durante un concerto..come un colpo, però stavolta alla gola. La DOMANDA è questa: (premesso che non ci tengo a passare per ipocondriaco, tanté che non oso disturbare il mio cardiologo per pudore) SONO QUESTI "COLPI" delle aritmie o extrasistole? Rientrano in questa casistica? Insomma è normale sentirsi "sobbalzare" dentro al petto come se s’arrestasse il cuore (si badi non mi riferisco certo alle sensazioni di cardiopalmo, palpitazione o tachicardia con le quali più o meno convivo abbastanza tranquillamente..). La ringrazio anticipatamente per la sua eventuale risposta
Egregio Sig. Francesco, Nella maggior parte dei casi alla sensazione di cardiopalmo non corrisponde alcuna aritmia, per cui è perfettamente comprensibile come Lei continui ad avvertire sintomi frequenti ed intensi anche se gli accertamenti eseguiti non hanno documentato problemi cardiologici significativi. Le consiglio di non passare il tempo ad auscultarsi e di fare il possibile per ignorare i suoi disturbi , che sono sostenuti da un evidente stato di ansia. Cordiali SAluti.