Senz' altro non può attendersi nulla di dannoso dalla terapia erboristica. Quanto ai dolori, la regola più semplice per distinguere un dolore cardiaco da uno più innocuo è che il primo è cupo, oppressivo, non perfettamente definibile nella sua localizzazione (viene descritto approssimativamente come al centro del petto), può irradiarsi ad una o ad entrambe le spalle, oppure alla mandibola e non cambia né con gli atti del respiro né toccando la parte dolente. Non mi sembra che il dolore che Lei descrive abbia queste caratteristiche e mi sento di poterla tranquillizzare. Dovesse comunque ripresentarsi, nell' indecisione, e’ meglio eseguire un ECG di controllo.