Gentile dottore, ho 33 anni e ho praticato sport agonistico fino all'età di 17, quando durante una gara è sopraggiunta una tachicardia preceduta da
Extrasistole, risoltasi spontaneamente dopo circa 20 minuti. La tachicardia si è ripresentata altre 4 volte nel corso degli anni, sempre sotto sforzo, sempre preceduta da
Extrasistole e si sono risolte spontaneamente tranne questo ultimo episodio che è stato registrato da
ECG in ospedale ed evidenziava una tachicardia a complessi larghi con frequenza di 220 bpm. Non sono valse le manovre vagali le quali hanno solo avuto l'effetto di abbassarmi la pressione e a quel punto hanno deciso i medici di farmi una cardioversione elettrica. Mi hanno poi proposto uno studio elettrofisiologico ed eventuale ablazione transcatetere. Volevo chiederle se 5 attacchi in 15 anni possono essere tali da giustificare un esame invasivo. Grazie.