Logo Paginemediche
  • Programmi
  • Visite
  • Salute A-Z
  • Chi siamo
  • MediciMedici
  • AziendeAziende
decorazione 1
decorazione 2
decorazione 3
decorazione 4
decorazione 5
decorazione 6
circle
circle
Esperto Risponde

Gentile dottore, ho un'ipercolesterolemia

Gentile dottore, ho un'ipercolesterolemia familiare eterozigote.IL mio tasso di colesterolo totale è sempre stato intorno ai 250mg/dl ma da 3 anni ho cominciato ad assumere la pillola anticoncezionale perchè ho le ovaie policistiche.Così il mio colesterolo totale adesso resta fermo intorno ai 320mg/dl ; l'hdl è 62mg/dl e ldl è 243mg/dl. Sono una ragazza normopeso e pur avendo seguito diete per ridurre la quantità di colesterolo i valori sono rimasti pressochè uguali.IL dottore mi ha prescritto le statine (crestor 10 mg),ma io ho molti dubbi al riguardo. Vorrei sapere quali sono gli effetti collaterali del farmaco considerato che ho 29 anni e dovrei assumerlo per tutta la vita e soprattutto se interagiscono con la pillola anticoncezionale (sul foglietto illustrativo del crestor ho letto che potrebbe interagire con la pillola diminuendone l'effetto)che uso anche come anticoncezionale e se,prima di passare direttamente alle statine,potrei provare dei preparati,integratori o qualcosa del genere con minori effetti collaterlai. Grazie.
Risposta del medico
Paginemediche
Paginemediche
La sindrome dell’ ovaio policistico ( PCOS) è associata a iperandrogenismo; spesso anche dislipidemia e infiammazione sistemica. Le statine oltre ad essere i farmaci più efficaci e meglio tollerati nel ridurre il C-LDL , hanno dimostrato “in vitro” di ridurre la proliferazione delle cellule della teca ovarica quindi la produzione di ormoni steroidei. Un recente trial ( peraltro di piccole dimensioni) ha dimostrato che le donne con PCOS che – oltre alla pillola contraccettiva - assumevano statine ( in questo caso la simvastatina) presentavano una significativa riduzione della produzione di testosterone ( rispetto a quelle che assumevano la sola pillola) e dell’ ormone luteinico ( LH ) ma non dell’ omone follicolostimolante; si osservava inoltre riduzione dell’ irsutismo; infine si ossevava una riduzione della PCR (un marker di infiammazione sistemica (Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism, doi:10.1210/jc.2006-1988) Quindi vi sono evidenze favorevoli all’ uso delle statine nella PCOS, per effetti che non sarebbero non limitati al solo abbassamento del C-LDL. I suoi livelli di colesterolo T e LDL sono indubbiamente elevati e – stando alle linee guida [ ad esempio lo Statement della American Heart Association relativo a “Managing Abnormal Blood Lipids” (Circulation. 2005;112:3184-3209.)] è consigliata terapia farmacologica in caso di C-LDL maggiore di 190 mg/dl. Allo scopo di valutare più compiutamente il rischio di sviluppare cardiopatia bisogna inoltre considerare se siano presenti altri fattori come familiarità per malattie cardiovascolari, fumo, sedentarietà, ipertensione e ridotta tolleranza al glucosio ( spesso presente nella PCOS). Quanto alla sicurezza, le statine sono farmaci ben tollerati e con pochi efetti collaterali. Possono dare sostanzialmente due problemi: 1 ) miopatia (=danno muscolare); quindi segnalare al Medico dolori muscolari e debolezza alle gambe, stanchezza generale immotivata, E’ consigliato eseguire - con periodicità inizialmente mensile - il controllo del CK ( enzima liberato dai muscoli danneggiati); il CK andrebbe controllato anche prima di iniziare la terapia con statine, specie se vi fosse una storia di ipotiroidismo; 2) danno al fegato, che si riconosce da un aumento delle transaminasi, raramente oltre 3 volte il normale livello: quando ciò si verificasse vanno interrotte; è consigliato un controllo inizialmente mensile di AST e ALT; iniziali modesti incrementi tendono a nomalizzarsi con il tempo e non devono far interrompere la terapia. Se la terapia con statine fosse insufficiente a ridurre la colesterolemia è possibile l’ associazione con l’ ezetimibe, un farmaco che inibisce il riassorbimento intestinale del colesterolo. E’ sempe indispensabile associare alla terapia famacologica un corretto stile di vita ( dieta e raggiungimento del peso coporeo ideale), regolare attività fisica, astensione dal fumo, controllo della pressione. Infine non dovrebbe esserci riduzione di efficacia della pillola quando assunta con la rosuvastatina: segnalo in proposito il lavoro “The effect of rosuvastatin on oestrogen & progestin pharmacokinetics in healthy women taking an oral contraceptive” - pubblicato su Br J Clin Pharmacol 2004 Mar;57(3):279-86 - che riporta queste conclusioni: “ la rosuvastatina può essere somministrata insieme con i contaccettivi steroidei senza che le concentrazioni plasmatiche di questi ultimi diminuiscano, ciò indicando che l’ efficacia contraccettiva non dovrebbe essere diminuita; questi dati sono in accordo con l’ assenza di induzione del citocromo CYP3A4 da parte della rosuvastatina”). Comunque in merito chieda anche al Ginecologo ( o all’ Endocrinologo) che La segue.
Risposto il: 09 Aprile 2008