gentile Dottore,
mi chiamo Sabrina ho 34 anni, ho sofferto per alcuni periodi di extrasistole prima sopraventricolari e poi ventricolari, tutti gli esami del caso, ecg, ecocardio, holter,mostrano un cuore sano con un lievissimo prolasso della vavlvola mitrale. Purtroppo da giugno di quest'anno gli episodi si sono ripresentati in maniera invasiva e invalidante sono stata per mesi con le extrasistole, l'ultimo holter ne ha rilevate circa 8000 al giorno tutte di tipo isolato e monomorfo. Sono saprite per un mese ed ora di nuovo ripresentate. gli esami della tiroide erano l'ultima vlota nella norma anche se mia madre soffre di malattia della tiroide autoimmune e assume terapia. dopo l'ultima visita il cardiologo, per arginare la situazione, mi ha prescritto almarytm una pastiglia da dividere mezza mattino e mezza alla sera. Purtroppo data la ricomparsa, dopo un mese di totale benessere, del problema anche a livello psicologico mi sento incapace di reagire un'altra volta.
è circa una settimana che prendo la terapia ma questa nn ha effetto se non per circa quattro ore dopo l'assunzione delle dosi giornaliere.
tutti i cardiologi dicono che il cuore è sano e le extra sono benigne ma sinceramente il problema sta diventatndo invalidante a livello lavorativo.
mi chiedo se e come devo proseguir la cura ose esiste altro rimedio nn considerato...
la ringrazio anticipatamente sabrina
Risposta del medico
Paginemediche
Nel caso di aritmia ricorrente e invalidante si deve praticare terapia antiaritmica sotto il controllo del cardiologo, che provvederà a modificare la posologia del farmaco usato o, qualora questo si dimostri inefficace, a sostituirlo.