E’ difficile dare una risposta esauriente ai suoi quesiti con i pochi parametri cha abbiamo a disposizione. Tuttavia, in linea di massima, la presenza di un ampio shunt (cioè anomalo passaggio di sangue) intracardiaco, a maggior ragione se sintomatico (Lei ha avvertito dispnea da sforzo), andrebbe corretta. Attualmente, in alcuni casi selezionati (ad esempio, quelli in cui il difetto è localizzato nella regione della fossa ovale – “difetti tipo Ostium Secundum” - e presenta alcune caratteristiche anatomiche favorevoli, tra cui la dimensione del difetto stesso), la correzione può non essere chirurgica (e non comportare quindi l’apertura del torace), ma avvenire mediante una procedura percutanea, cioè mediante l’inserimento di un catetere all’interno delle cavità cardiache attraverso un vaso periferico. Il consiglio è quello di rivolgersi ad un centro cardiologico attrezzato per questo tipo di procedure prima di riprendere la sua abituale attività alpinistica. In assenza di complicanze e/o di altri problemi, è possibile, nella maggior parte dei casi, la ripresa di una vita normale; per la risposta alla sua domanda specifica (potrò ancora scalare in alta quota?) sarà opportuno rivolgersi a uno medico dello sport con competenza specifica nell’ambito dell’alpinismo. Cordiali saluti e ….complimenti per il 6200 già scalato!!