Cara Signora, l’ampia diffusione delle tecnologie biomediche da un lato e la necessità di evitare brutte sorprese anche in persone sane durante attività sportiva hanno portato ad una minuziosa ricerca di possibili patologie misconosciute. Di qui il fatto che se è molto facile da parte di chi fa gli esami segnalare problemi anche di lieve entità è molto più difficile interpretarli ed escludere con assoluta certezza che questi possano avere un significato, magari anche modesto. Nessuna delle alterazioni da Lei descritte appaiono fonte di possibili problemi. Concordo perciò col suo Cardiologo che, valutando l’insieme delle informazioni di cui dispone, alla fine sottolinea come suo figlio sia sano e dobbiate stare tranquilli.