Gentile dottore, sono un professionista di 40 anni e circa due mesi fa ho riscontrato occasionalmente valori pressori francamente elevati 150/100. Premetto di non aver avuto mai disturbi di alcun genere, neanche con questi valori, ma ho due genitori ipertesi. Dopo aver confermato i valori riscontrati con ripetute misurazioni a domicilio, ho effettuato, su consiglio del mio medico una serie di esami (colesterolo, urine, elettrocardiogramma, ecc.) peraltro tutti negativi ad eccezione di una tachicardia sinusale. Sono stato colpito da stati d'
Ansia dovuti all'ossessione della macchinetta elettronica che misura la pressione raggiungendo nel culmine di un attacco i valori 173/93. Il mio medico mi ha prescritto un ansiolitico (diazepam) per 10 gg e mi ha consigliato di procedere ad un ordinato e sistematico monitoraggio quotidiano della pressione dopo qualche settimana. Dopo 30 gg di misurazioni in tre ore della giornata i risultati medi sono stati i seguenti: mattina appena sveglio 124/78, prima di pranzo 133/87 e sera prima di dormire 130/86. Il medico mi ha detto di riconsiderare il problema più in avanti prima di procedere alla somministrazione di farmaci blandi ipotensivi. Attualmente i valori sopradescritti sono stabili ma sono stato pervaso da un dubbio: le precedenti misurazioni sono state eseguite tutte in posizione sdraiata con
BRACCIO rigorosamente disteso lungo il corpo con bracciale ad altezza del cuore, l'unica posizione che mi consentiva un certo rilassamento e diminuzione della
Frequenza cardiaca. Devo considerare corrette queste misurazioni? E' corretta questa posizione per la misurazione della PA oppure può sottostimare i valori rispetto alla posizione seduta? Grazie anticipatamente e cordiali saluti.