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Esperto Risponde

Gentile dottorere, vorrei sottoporre alla sua

Gentile dottorere, vorrei sottoporre alla sua cortese attenzione l'andamento di una strana febbricola che mi assilla da tanti anni e della quale non sono riuscita a trovare la causa. Mediamente alle ore 7 è 36.9, alle ore 12 oscilla tra i 37.1 e 37.2, alle ore 16 è sempre 37.4, alle ore 20 37.2-3, alle orre 37- 36.9. Ho misurato la temperatura ascellare ai sopraindicati orari per almeno cinque mesi e il comportamento in linea di massima è quello, solo nella fase luteale del ciclo mestruale si verifica qualche lieve aumento senza mai superare comunque i 37.5°. Ho fatto in questi anni tantissimi esami dalle quali è sempre e solo emerso un lieve aumento della VES e dell'alfa 1 glicoproteina acida e qualchevolta del C3. Le riporto i valori delle ultime analisi effettuate il 25 agosto c.a. e dalle quali è emerso: alfa 1 globulina acida 185* (50-140) VES 1h 21 mm (3-28), VES 2h 41 mm I.K. 20,8* (fino a 15) PCR 4,4 (0-5) fibrinogeno 279 (200-400) PT 121,7 % (75-125) INR 0,96 (0.75-1,25) PTT 23 sec (20-40) d-dimero 0,28 * (fino a 0,20) ATIII 137* % (75-125) Crioglobuline assenti glicemia 94 (60-110) azotemia 24 (10-50) Colesterolo totale 161 (60-200) Trigliceridi 53 (40-170) GOT 19 (fino a 36) GPT 32* (fino a 28) sideremia 79 (60-160) ferritina 25,8 (6.9-282) CEA 0.7 (0-10) CA125 6,88 (0-35) globuli rossi 4890000 (4000000-5000000) globuli bianchi 5.510 (4000-10000) Hb 12.7 (12-14) HCT 39.1 (37-47) MCV 79.9* (81-99) MCH 25.9* (27-32) MCHC 32.4 (32-36) RDW 12.3 (10-18) PLT 343000 (150000-400000) MPV 9.47 (7.4-11.4) Neutrofili % 62.7 (40-70) eosinofili 0.46* (0.50-7) Basofili 0.84 (0-2.50) Linfociti 29.4 (25-50) Monociti 6.55 (0.50-15) protidogramma elett.: albumina %59,8* (60-71), globulina alfa 1 3.0* (1.4-2.9) globulina alfa 2 11.3* (7-11) globulina beta 11 (8-13) globulina gamma 14.9 (9-16) Rapporto A/G 1.49 (1.10-2.10) Proteine totali 7.5 (6-8) Anticorpi antimicrosomi tiroidei assenti antiperossidasi tiroidea 3.80(0-12) antititeroglobulina assenti TSH 0.91 (0.49-4.67) FT3 2.01 (1.45-3.50) FT4 0.99 (0.70-1.85). Tutti gli anticorpi per la monunucleosi, toxoplasmosi e citomegalovirus negativi, autoimmunità negativa 28/2/2005 Centro emostasi e trombosi PT 10,2 sec Ratio 1.01 (0.80-1.20) APTT 25,0 sec Ratio 0,83 (0,80-1,20) Fibrinogeno 326 mg/dl (150-450) ATIII 97% (80-120) d-dimero 215 ng/ml (fino a 250) Fattore VIII 129 % (80-120) Proteina C 109 % (70-135) Proteina S libera 96% (53-110) APC resistance 0,77 Nratio (maggiore di 0,80) Faccio presente che in seguito ad ecografia pelvica endovaginale è emerso il seguente quadro: prima ecografia -l'esame ecotomografico delle pelvi, condotto con sonda transaddominale e transvaginale ad elevata frequenza, ha mostrato la presenza di un corpo uterino normoverso a contorni e caratteri regolari. I plessi venosi, situati lungo la superficie posteriore ed anteriore dell'utero ed ai lati di esso, all'altezza delle pagine dei ligamenti larghi, risultano ectasici e circonvoluti come per condizione di varicosità pelvica. Tali varici risultano dolenti al'ecopalpazione (varicocele di grado medio-grave) (Cicli di terapia con venosmine forte e prisma 50 cps). Diametro longitudinale mm 69, diametro antero-posteriore mm 36, diametro latero-laterale mm 43 (ultima mestruazione 1/9, data ecografia 13/9). Ecopattern endometrilale di tipo peri-ovulatorio dello spessore di 9.5 mm. All'interno della cavità uterina si evidenzia piccola formazione iperecogena delle dimensioni di mm 5x6 , utile controllo post mestruale. entrambe le ovaie risultano di volume aumentato:ovaio dx cm 3.8x1.9; ovaio sx 3.9x2.1. entrambe le ovaie presentano numerose aree anecoiche sottocorticali ed intraparenchimali che comfriscono un atteggiamento microcistico. Tale reperto, che dal punto di vista anatomo-patologico è riconducibile ad un grado I di Givens dell'ovaio policistico, rappresenta l'equivalente ecografico della sindrome dei disturbi ovulatori da\alterazione del feed back. A carico dell'ovaio dx si evidenzia formazione complex delle dimensione di cm 1.9 x 1.7. A carico dell'ovaio sx si evidenzia una formazione oblunga anecogena delle dimensione di cm 2.9x1.3. Per entrambe le formazioni risulta utile controllo post mestruale . Seconda ecografia dopo mestruazioni: L’esame ecotomografico condotto con sonda transaddominale e transvaginale ad elevata frequenza,ha mostrato la presenza di un corpo uterino normoversoflesso a contorni e caratteri regolari. Persiste il varicocle segnalato in precedenza.Ecopattern di tipo profilerativo di spessore 5.3 mm. Persiste la formazione endouterina. Entrambi gli annessi risultano nella norma per sede ed aumentati di volume come nell’ovaio policistico (dx cm 4x2; sx 4x2.2). Si segnala la scomparsa della formazione precedentemente descritta a carico dell’ovaio dx, che era quindi un corpo luteo, e persiste la formazione transonica evidenziata all’ovaio sx. Nulla nel douglas. Terza ecografia dopo sei mese dall’ultima: l’esame effettuato per via transddominale e trnsvaginale ha mostrato la presenza di un corpo uterino normoversoflesso a contorni e caratteri morbidamente irregolari per la presenza sulla parete uterina anteriore di un nodo di mioma delle dimensioni di cm 1.6x1.2x1.1 a sviluppo intramurale e salienza sottosierosa. Varicocele di grado moderato-severo. Ecopattern endometriale di tipo secretivo tardivo. Persiste formazione uterina già segnalata. Entrambi gli annessi risultano aumentati di volume e sede di molteplici formazioni follicolari come accade nell’ovaio policicstico. Nulla nel douglas. RX torace in due priezioni (22/09/2007): non segni radiolgici riferibili a lesioni pleuriche o parenchimali. Ili ed ombra mediana entro i limiti della norma. Seni pleurici basali liberi. Diaframma normo-cinetico. Ecografia addome e pelvi (22/09/2007): Fegato: fegato di volume nei limiti della norma, a margini e profili regolari, ed ecostruttura omogenea. Vena porta, vena splenica e vena mesenterica superiore di calibro nei limiti della norma. Flusso portale epatopeto (rilievo eco-color-doppler). Colecisti distesa, a pareti nette, senza inclusi nel lume. Non dilatazione delle vie biliari intra ed extra-epatiche. Milza di volume nei limiti della norma (diametro longitudinale mm 94), con, lungo la superficie mediale del terzo superiore, una formazione rotondeggiante, delò diametro massimo di mm 8, a margini netti, anecogena, con rinforzo di parete posteriore, ad aspetto cistico, da ricontrollare; omogenea l'ecostruttura del restante parenchima splenico. Pancreas regolare per volume ed ecostruttura Aorta addominale regolare per decorso e calibro Reni in sede, di volume nei limiti della norma, ad ecostruttura parenchimale omogenea e spessore corticale regolare, senza segni di dilatazione delle pelvi nè immagini da riferire a calcoli. Lieve ipotonicità del bacinetto renale Ureteri bilateralmente pervi (presente il deflusso di urina in vescica d'ambi i lati- rilievo eco-color doppler. Vescica distesa, a pareti nette, senza inclusi nel lume. Pressocchè completo il vuotamento vescicale dopo minzione spontanea. Utero in sede, di volume nei limiti della norma (diametri: long mm 90, ant-post mm 37, trasv mm 51), con nella parete anteriore, una formazione ovaliforme, del diametro massimo di mm 16, pressocchè iso-ecogena, da riferire a fibro-mioma intra-murale. spessore totale dell'endometrio mm 9 . Ovaio dx con, nel contesto, una formazione ovaliforme, del diametro massimo di mm 30, a margini netti, anecogena, con rinforzo di parete posteriore, ad aspetto cistico, da ricontrollare e da riferire a cisti funzionale. Ovaio sx di volume nei limiti della norma (diametri mm 25, mm 20, mm 12; vol cc 3), ad ecostruttura regolare Faccio presente che per la policistosi ovarica non posso assumere terapie ormonali con estroprogestinici a causa della positività del fattore V di Leiden e alla proteina c attivata , adesso il ginecologo, mi ha prescritto il cerazette solo ed esclusivamente per tre mesi, per cercare di effettuare una diagnosi ad esclusione, anche perchè ho forti dolori dall'ovulazione fino alle mestruazioni (dolori che durante il periodo di assunzione di cerazette sono completamente scomparsi ma il rialzo febbrile continua) (irritazione del peritoneo a causa della liberazione di liquodo in seguito a rottura di cisti?, endometriosi?). Dopo questa lunga parentesi, tornando al problema febbre, Le chiedo, gentilmente, se l'andamento del mio stato febbrile può essere caratteristico di una patologia di natura infettivologica, tipi le epatite b o c o virus minori (non ho avuto rapporti sessuali, cerco di stare molto attenta dai dentisti in particolare e in genere dappertutto, non vado nemmeno in bagno fuori casa, perchè ho proprio paura) anche alla luce dei soprariportati esami e d eventualmente quali altre indagini effettuare, considerato che nessuno mi sa dire a quale specialista mi devo rivolgere, per cercare di venire a capo a questa situazione che mi sta stancando. Faccio presente che ho 33 anni. . Aspetto con ansia un Suo consiglio, per me importantissimo in questo momento; ringrazio anticipatamente e porgo cordiali saluti. Tiziana
Risposta del medico
Dr. Fegato.com
Dr. Fegato.com
RISPOSTA La sua situazione clinica non può essere esaurita da una valutazione necessariamente sommaria quale quella che può essere fatta attraverso un sito di divulgazione di problematiche epatiche. E’ necessario che possa essere visitata e che siano fatte indagini cliniche mirtae a seguito delle ipotesi scaturite dalla visita medica. E’ altamente improbabile che l'andamento del suo stato febbrile possa essere caratteristico di una patologia di natura infettivologica epatica. Né l’epatite B o C si associa a tale condizione. Le consigliamo eventualmente di sottoporsi ad esami volti a valutare eventuali foci infettivi nascosti (infezioni odontogene, ginecologiche, urinarie, etc.) e di rivolgersi al suo medico curante, cioè al suo medico di fiducia, che dovrà seguirla nell’iter diagnostico-terapeutico che riterrà più opportuno..
Risposto il: 05 Ottobre 2007