Innanzi tutto sarebbe interessante sapere se questa fibrillazione atriale riconosce alla sua base anche una componente ischemica, considerando la storia pluriennale di angina pectoris: è mai stata eseguita una coronarografia? Per quanto riguarda l’ablazione, l’atteggiamento generale, in soggetti anziani con recidiva precoce di FA in terapia, è quello di cronicizzate la aritmia, controllando la frequenza e prevendo il cardioembolismo tramite terapia anticoagulante. Non sono stati infatti dimostrati dei significativi benefici rispetto al mantenimento del ritmo sinusale (almeno con CVE e farmaci). Non si sa ancora se l’applicazione estensiva della procedura ablativa (che per motivi di costi e di durata della procedura, si applica attualmente o a soggetti giovani o a soggetti gravemente invalidati dalla aritmia) porti ad un reale beneficio. Esistono comunque centri italiani in cui vigono indicazioni allargate, in cui il caso potrebbe essere preso in considerazione per ablazione