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Gentile staff volevo porvi una domanda. mio papa'

Gentile staff volevo porvi una domanda. Mio papa' circa 45 giorni fa ha avuto uno Svenimento e spaventati del fatto abbiamo chiamato la guardia medica che interveniva tempestivamente diagnosticandoli un infarto. Chiamata l'ambulanza e portato d'urgenza al pronto soccorso il cardiologo di turno ci rassicurava sulle sue condizioni dicendoci che e' stato un attacco di tachicardia ed eseguendo un e.c.g si rivelava una spiccata aritmia cardiaca. Dimesso la sera stessa dopo avere effettuato anche la tac e successivamente un Elettroencefalogramma e non riscontrando nulla gli e stato proposta una c.ve con chiaramente le 4 settimane di preparazione Anticoagulante. Effettuata la c.ve. ci veniva detto verbalmente dal cardiologo che tutto si era ripristinato solo con una lieve scossa (il primo tentativo). Il giorno dopo doveva essere dimesso ma da un cardiogramma effettuato di controllo gli hanno riscontrato i battiti del cuore bassi (43 al minuto). E' da giovedi' 23 marzo ricoverato e sarebbe stato dimesso sabato 25, ma ad oggi e' ancora ricoverato per ulteriori controlli e i suoi battiti viaggiano oggi a 46. Parlando con il cardiologo del reparto ci ha spiegato che stanno provando la cura per stabilizzare il battito e comunque dovranno fare l'holter delle 24 h. La mia domanda voleva essere...... ma puo' accadere tutto cio' ...... rientra nella prassi di questo tipo di trattamento? Attendo Vs. notizie. Grazie e cordiali saluti.
Risposta del medico
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L’aritmia cardiaca che il suo papà ha avuto è stata trattata correttamente. Probabilmente la bradicardia successiva alla cardioversione elettrica (43-46 battiti al minuto), peraltro non preoccupante in assenza di nuovi sintomi, è dovuta ai farmaci che possono essere stati somministrati per prevenire nuovi episodi. L’Holter serve per verificare che non ci siano recidive di fibrillazione atriale e che non ci siano episodi di bradicardia eccessiva. L’atteggiamento tenuto mi sembra molto prudente.
Risposto il: 31 Marzo 2006