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Esperto Risponde

Gentili dottori,vi ho già scritto diverse volte,

Gentili dottori,
Vi ho già scritto diverse volte, ed ogni volta mi avete risposto in maniera chiara e completa (per quanto possa essere possibile in una situazione del genere: per via telematica). Dunque vi riassumo la mia situazione e vi sottopongo al mio problema: da un paio di anni soffro di extrasistolia. Ho effettuato diversi controlli: ecocardiogramma, elettrocardiogrammi, analisi a tiroide, prova da sforzo, Holter. Tutti negativi. Quindi non ho cardiopatie. L'Holter ha registrato extrasistoli atriali, anche se quel giorno io non le ho avvertite. Altri giorni, invece, le avverto, anche forti. Alcune volte più prolungate. Forse trattasi di doppiette o triplette. Il mio dubbio è che le extrasistoli si "trasformino", o portino in qualche maniera a qualcosa di più pericoloso. Per esempio ad una fibrillazione. In particolar modo mi riferisco non a quelle eztrasistoli singole (che ho più spesso), ma a quelle (più rare) coppie o triplette, a cui seguono diversi "battiti di recupero" (li chiamo così). Quello che vi chiedo è se questo sia possibile. Cioè se le extrasistoli, magari solo in alcuni casi particolari, possano portare ad una fibrillazione (ma anche più in generale a qualcos'altro)..!? Esiste un legame fra queste due aritmie? La fibrillazione da cosa dipende? E poi, c'è qualcosa che io posso fare per attenuare le extrasistoli? Mi riferisco anche a situazioni nell'ambito di 24 ore. Cioè, se io magari ho un appuntamento particolarmente importante (faccio un esempio), c'è qualcosa che posso fare per evitare che quel giorno mi vengano attacchi di extrasistolia? Che ne so, magari quel giorno evito di prendere caffè. So che sono molto soggettive ed eterogenee, e che dipendono da fattori endogeni ed esogeni. Ancora una cosa: alcune volte (è una mia impressione), mi sembra di riuscire volontariamente a provocarmi delle extrasistoli. Come se fossero indotte da me. Succede quando inspiro profondamente. Ovviamente non sempre, ma solo qualche volta. Ormai alle singole extrasistoli ci sto facendo l'abitudine, ma (ripeto) ciò che mi preoccupa sono: 1) quelle extrasistoli a coppia o a tripletta (non le ho mai registrate, ma la sensazione che mi provocano è diversa dalle singole extra. E' più prolungata e sento più battiti di recupero). 2) il legame tra extra e fibrillazione. Vi ringrazio molto per il servizio che offrite.
Risposta del medico
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Per le extrasistoli composite (coppie triplette etc) valgono le stesse considerazioni fatte per le extrasistoli isolate. E’ una buona strategia quella di ridurre gli stimolanti (caffeina etc) per ridurre il fastidio delle extrasistoli. Non vi è relazione tra extrasistolia e rischio di fibrillazione atriale.
Risposto il: 02 Luglio 2007