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Gentilissimi medici, vi prego di scusarmi se mi

Gentilissimi Medici, Vi prego di scusarmi se mi permetto di disturbarVi. Sono la figlia della Sig.ra Anna di Roma. Mia madre è affetta da parecchi anni da Ipertensione arteriosa. Dopo un periodo con un farmaco che gliela teneva abbastanza sotto controllo (Eurpres) ha avuto un ricovero in ospedale e da quel momento (circa 1 anno e mezzo) non riesce più a trovare una medicina che gliela abbassi senza avere troppi disturbi collaterali. Sempre molto alta. Ultimamente ha preso: Norvasc - Enaprem - Cotareg - Vasoretic -Lobivon. Purtroppo la pressione si aggira sempre sui 180-200 con problemi collaterali quali: cefalee, gambe gonfie e rosse, senso di stordimento oppure una tossetta stizzosa senza peraltro ottenere risultati. E' diabetica e prende Metbay 500, ha un'inizio di morbo di Parkinson che controlla bene con un farmaco (Madopar), prende Eutirox per la Tiroide, aspirinetta dopo pranzo essendo stata colpita da Ischemia. Vi pregherei di potermi aiutare se a Roma c'è un centro serio di ipertensione presso quale portarla. Cosa mi consigliate di fare? Nel ringraziaVi, Vi invio un cordiale saluto. Antonella.
Risposta del medico
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Ha sollevato certamente un problema importante in quanto i livelli pressori di Sua madre sono assolutamente insoddisfacenti, tanto più che, essendo diabetica e già colpita da ischemia cerebrale, dovrebbe raggiungere valori inferiori ai 130/80 mmHg. Purtroppo alcuni farmaci usati sembrano dare effetti collaterali, come le gambe gonfie e rosse, che sono da attribuire ai calcioantagonisti diidropiridinici come il Norvasc o la tossetta, che dovrebbe essere attribuita ad Ace-inibitori come l’Enapren o il Vasoretic (che contiene anche diuretico) ma anche a sartanici come il Cotareg (che contiene anch’esso diuretico). La cefalea o il senso di confusione mentale, in realtà, potrebbero essere non tanto effetti collaterali dei farmaci quanto della stessa ipertensione. Non è chiaro se, al di là di questi effetti, Sua madre assuma tutti i farmaci citati contemporaneamente. In questo caso il cattivo controllo tensivo potrebbe indicare una forma di ipertensione secondaria, cioè dovuta ad una causa che si potrebbe curare in maniera specifica. In ogni caso, visto il diabete e l’ischemia cerebrale, sono d’accordo col fatto che Sua madre dovrebbe essere seguita da un centro specialistico. Di norma non indichiamo nomi specifici, ma nella Sua città esistono numerosi centri ad alto livello, sia ospedalieri sia universitari, che si dedicano alla diagnostica ed alla terapia dell’ipertensione arteriosa.
Risposto il: 15 Settembre 2005