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Esperto Risponde

gesso o intervento?

buongiorno, lo scorsso 20 agosto mi sono recata presso il Ps dell’ospedale vicino a casa mia ,dove mi riscontravano frattura al calcagnno ed effettuavano TAC ,alla dimissione mi anticipavano intervento con introduzione di fili o viti e che si sarebbero riuniti in consulto collegiale per decidere l’indomani.venivo dimessa con doccia di gesso e punturine da farsi.Nel foglio di dimissioni scrivevano:la paziente verrà ricontattata a seguito diconsiglio collegiale medico per eventuale intervento e ricovero.Esito TAC.Frattura pluriframmentata del calcagno con infossamento del talamo interessa tutto il corpo calcaneare e raggiunge entrambe le superfici articolari per l’astragolo e quella per il cuboide .Distacco parcellare lamellare all’ apice del malleolo peroneale.Il giorno successivo mi hanno chiamata dicendo che l’ operazione non ci sarebbe piu stata in quanto “ i problemi sarebbero stati maggiori dei benefici” , testuali parole di ripresentarmi per rimozione stecca e RX. Io sul momento causa diciamo l’ansia non ho chiesto di più.Ora però a freddo sono sopraffatta da domande e paure( anche perche' leggendo su internet ho letto di parecchi casi simili al mio trattati chirurgicamente): avranno ritenuto che il metodo contenitvo possa da solo risolvere la situazione , oppure vogliono prima provare questa strada e fra un mese potrei ritrovarmi daccapo come prima?Perchè prima mi hanno parlato di intevento dandolo per scontato e ora fanno marcia indietro...posso considerare che la cosa si risolva con il solo gesso? sarebbe opportuno assumere vitamina D per agevolare la calcificazione?Ringraziando
Risposta del medico
Dr. Giuseppe Colì
Dr. Giuseppe Colì
Specialista in Ortopedia e traumatologia

Gentile utente, la frattura del calcagno è sicuramente una delle patologie in cui gli orientamenti terapeutici possono essere molto discordanti. Il consulto che hanno avuto i colleghi sul suo caso avrà preso in considerazione tutti i rischi e benefici delle possibili scelte terapeutiche. Le rammento che in medicina non esistono due casi uguali e pertanto consultare internet può talvolta creare più confusione. Da quanto ci scrive, la decisione del non intervenire chirurgicamente, molto probabilmente, sarà stata presa per la "pluriframmentarietà" della sua frattura che non avrebbe comportato una osteosintesi stabile e quindi è stato deciso il trattamento conservativo. La guarigione ci sarà comunque, i tempi saranno purtroppo lunghi e gli esiti talvolta possono essere permanenti (sia con intervento che senza) con necessità di utilizzo di plantari con scarico calcaneare, La vitamina D può sicuramente giovarle.

Cordialità

Risposto il: 06 Settembre 2013