Cara Signora, per sua sfortuna, ha sperimentato direttamente una delle complicanze connesse all' intervento di mastoplastica additiva, ovvero l'infezione in sede di impianto. Dalle più recenti fonti di letteratura, studi condotti dall'Universita del Michigan hanno dimostrato che la percentuale di infezioni successive ad un intervento di mastoplastica additiva per scopi estetici varia dal 1.1% al 2.5%, invece per le procedure ricostruttive post mastectomia raggiunge il 35%. Molte infezioni sono dovute agli organismi che vivono sulla pelle e possono svilupparsi, come nel suo caso, molto presto successivamente all'atto operatorio, in altri casi invece, possono esacerbarsi dopo molti anni dall'intervento. La diagnosi clinica del problema avviene con il rilevamento del dolore della mammella, del gonfiore o edema dell'area e del suo arrossamento o eritema. Il drenaggio eco-guidato e la coltura del liquido periprotesico completano il tutto. Una terapia antibiotica mirata e la rimozione delle protesi, in attesa che si risolva il quadro, sono i successivi passi secondo le linee guida di gestione di queste complicanze. I controlli stabiliti dal suo chirurgo permetteranno di montorizzare l'andamento della sua guarigione e con lui valutare come procedere in futuro. Tenga in considerazione di non avere fretta, del resto la sua salute e' la cosa piu' importante da salvaguardare.