Buongiorno dottore,
iperplasia benigna dell'endometrio - 12.1mm-,
(già confermata da isteroscopia), in donna d'età avanzata (65) e obesa, senza figli, senza dolori pelvici, senza perdite ematiche.
Vorrei, cortesemente,approfittare di questo utile servizio per porre cinque domande e chiedere un parere su questa mia riflessione: se il mio ingrossamento dell'endometrio va di pari passo con il mio ingrossamento del fisico (obesità),
1) si può curare oppure bloccarne la progressione, con una perdita di peso adeguata al raggiungimento del peso-forma?
(Secondo logica, dato che il mio ingrossamento dell'endometrio si nutre grazie ai miei squilibri ormonali dell'obesità, il dimagrimento fisico dovrebbe togliere la fonte di nutrimento all'endometrio e alla fine, dovrebbe risultare un endometrio anch'esso "dimagrito", ovvero ridotto).
2) Così come l'eccesso di peso è un fenomeno reversibile, anche l'ingrossamento dell'endometrio benigno può essere reversibile?
3) Cosa fare, al fine di evitare che questa mia iperplasia benigna si trasformi in maligna?
4) Quali esami, per conoscere la situazione di squilibrio ormonale in menopausa?
5) E come correggere l'eventuale stato di iperestrogenismo in menopausa in modo non invasivo, per esempio, con fitofarmaci, integratori e alimentazione adeguata?
Grazie
Gentile signora,
in linea generale l'eccesso di tessuto adiposo correla con uno stato di iperestrogenismo.
Infatti il tessuto grasso non rappresenta solo un luogo di accumolo, ma un vero e proprio organo, con una sua produzione di molti ormoni, fra cui gli estrogeni.
Pertanto la riduzione della massa grassa dovrebbe portare ad una riduzione dgli estrogeni in eccesso, con conseguente miglioramento di tutti gli eventi legati all'iperestrogenismo.
Ciò vale sia per l'iperplasia dell'endometrio che per altri bersagli ormonali (es. mammelle).
Il possibile eventuale passsggio ad una forma maligna può essere contrastata solo con la riduzione di volume dell'iperplasia stessa.
Esistono numerosi esami del sangue per valutare i parametri ormonali collegati alla menopausa, così come, volendo affrontare il problema anche con l'aiuto di integratori o comunque prodotti "naturali", possono esserci varie possibilità di scelta.
Per approfondire tali aspetti sarebbe consigliabile una visita di persona presso un medico di sua fiducia con particolare preparazione nel campo delle medicine complementari e magari con la loro applicazione nell'ambito della salute femminile.
Potrà così addivenire ad una diagnosi più precisa del problema e di conseguenza, un consiglio concreto circa gli accertamenti e le cure più utili per il suo caso specifico.
Cordiali saluti
dott. Piergiorgio Biondani.