Il suo caso è piuttosto anomalo e rappresenta una rarità rispetto alla maggioranza dei pazienti con infezione da HCV e trattati con IFN/RBV. L’aumento dei valori delle aminotransferasi in corso di terapia con IFN è un fenomeno tuttora poco chiaro che viene osservato in una piccola percentuale dei pazienti e si ritiene possa essere collegato ad un effetto dovuto alla molecola della peghilazione (Poli-Etilen-Glicole). Solitamente, in questi casi, in cui si associa a negatività dell’HCV-RNA, si osserva la normalizzazione delle aminotransferasi solo ad avvenuta sospensione della terapia a nfine ciclo terapeutico. Tuttavia l’incremento continuoi dei valori di aminotransferasi deve indurre estrema cautela nella interpretazione, in quanto potrebbe anche essere legata alla comparsa di un potenziamento dell’autoimmunità interferone-indotto. Pertanto andrebbero monitorati i tests di autoimmunità (ANA/SMA/LKM) ed eventualmente sospesa la terapia antivirale, anche anzi tempo.