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Grazie di cuore anzitutto per esserci e per

Grazie di cuore anzitutto per esserci e per condividere la vostra professionalità e la vostra scienza anche senza una parcella. Una disponibilità del tutto evangelica di amore verso il prossimo che spero possa servire a migliorare la corresponsione di servizi e di disponibilità anche da parte di altre categorie. Vengo al dunque: la mia ragazza ha 32 anni e ha scoperto da un paio d'anni di avere la pressione alta. Il padre ha avuto lo stesso problema, pur avendolo scoperto molto più avanti. A lui norvasc è bastato. A lei non basta nemmeno in dose massima. Si è cimentata anche in un centro specializzato di brescia, ma non ha ottenuto nulla. La pressione cala ma di poco. La notte fortunatamente si abbassa ed è forse uno dei motivi per cui dorme senza problemi. In realtà dorme comunque in ogni momento del giorno se ha sonno e questa è una "fortuna" rispetto agli ipertesi in genere. Anche se non so se attribuire questo alla bilirubina alta che potrebbe essere spia di una sindrome di Gilbert. Nonostante il dosaggio di Norvasc l'ipertensione dunque resta in molte parti del giorno, calando soltanto sporadicamente a valori di minima in un range di 76 88. Per il resto siamo sopra i 90 con punte massime di 101. Valore, questo, che raggiungeva anche senza pastiglia. Il medico in realtà assicura che il calo complessivo c'è stato (e di questo ne sono convinto). Con il secondo holter che ha confermato l'ipertensione di fondo, nonostante la pastiglia, ha suggerito in un primo momento il ricorso a betabloccanti, visto che il suo battito è alto, prossimo a una media di 80 pulsazioni/m Poi ha optato per un farmaco che agirebbe sulla renina (alta nella mia ragazza) ma che da studi recenti su animali risulta pericoloso per eventuali gravidanze contratte in fase di assunzione del farmaco. I rischi sarebbero per i reni del nascituro anche se il medico ha assicurato che finora non si sono riscontrati problemi sugli essere umani e che comunque la sospensione dell'assunzione azzera ogni pericolo. La paura è rimasta e si è concordato di provare per un mese con dei diuretici. Chiedo lumi e mi scuso per essermi dilungato ma ho tentato di tracciare un quadro esaustivo, avendo notato che anche livelli alti di bilirubina possono essere concausa. Aggiungo che la mia ragazza assume la pillola contraccettiva, anche se per i livelli pressori registrati il centro medico ha scartato l'incidenza di tale farmaco. grazie di cuore Massi.
Risposta del medico
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In effetti i farmaci di cui parla per la renina (cioe’ gli ACEinibitori) sono controindicati se vi e’ il rischio di gravidanza, ma credo che avendo chiaro il rischio e assumendo un contraccettivo si potrebbero prendere in considerazione, almeno fino a quando non deciderete di affrontare una gravidanza; il rischio e’ comunque legato all’assunzione “in corso”, cioe’ se si sospende il farmaco prima del concepimento non vi e’ alcun rischio. A prescindere da questo, comunque, in effetti l’associazione piu’ indicata mi sembra quella tra Norvasce e betabloccante; non ho ben capito perche’ questo sia stato sospeso, se perche’ inefficace o per effetti collaterali, ma andrei in questa direzione.
Risposto il: 13 Novembre 2006