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Ho 41 anni, normopeso, sono affetta da

Ho 41 anni, normopeso, sono affetta da connettivite indifferenziata (con positività autoanticorpi antiprotrombina e Lupus anticoagulante), spondilite (in efficace trattamento da ottobre 2007 con farmaci biologici) e malattia di sjogren. L'esordio della connettivite nel 2005 si è accompagnato a rialzo della pressione diastolica (con normali o bassi valori di sistolica, ad esempio 105 massima, 90 - 95 minima). Soffrendo anche di fenomeno di raynaud e forti crisi di emicrania ho iniziato su consiglio del reumatologo adalt crono 20 mg la sera. Dal 2006 l'adalat crono da 20 mg è stato aumentato a due compresse, una mattina, una la sera, perché l'emicrania non rispondeva più ad una sola compressa ed anche la minima si rialzava passate le 12 ore di effetto del farmaco. Da un paio di mesi il medico di famiglia ha notato un rialzo occasionale della minima pur proseguendo l'adalat. Allora ho effettuato holter pressorio per 24 ore ed è emerso una minima media di 85 - 90 con pressione massima normale ma un aumento dei battiti cardiaci con una media di110 -120 di giorno e di notte (pur dormendo un sonno tranquillo e senza risvegli) una media intorno agli 85 con punte di 90. In occasione di crisi di emicrania ho misurato la pressione con l'apparecchio da polso sdraiata a letto e pur in presenza di pressione normale (110 minima - 70 massima) il battito era tachicardico (100). La tiroide è normale (ho fatto gli esami 15 giorni fa) e ormai non prendo più caffè da due settimane, soltanto un tè leggero la mattina. Cosa può provocare questa tachicardia? Facendo acquagym in queste condizioni tachicardiche rishcio qualcosa? Anche stando seduta tranquillamente sento il battito accellerato.
Risposta del medico
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Le consiglio di sottoporsi a visita cardiologica e agli eventuali accertamenti che il cardiologo riterrà necessari per valutare l’esistenza o meno di organicità cardiaca responsabile della tachicardia.
Risposto il: 11 Dicembre 2007