Ho 42 anni sposato con due figlie, ho giocato a calcio a livello agonistico sino a 1 anno fa, non fumo alto 1.76 peso 81. Unica analisi sballata
Colesterolo a 235. In famiglia nessun precedente. Da maggio soffrivo di dispnea ad ogni minimo sforzo, anche una breve salita. Tutto questo x dirVi che il 27.9.2005, dopo una lunga serie di esami, sono stato sottoposto ad esame coronarografico che ha mostrato lievi irregolarità parietali dell'IVA. CDX dominante esente da lesioni. Il ramo M01 della CX presentava in posizione intermedia stenosi critica 95% nel suo tratto medio. E' stato eseguita procedura PTCA sul ramo M01 con impianto di stent 3,0x16mm. Per la presenza di lieve disomogeneità prossimale allo stent viene embricato secondo stent 3,0x12mm. Alle dimissioni le conclusioni diagnostiche sono le seguenti:
DISLIPIDEMIA. CORONAROPATIA CRITICA MONOVASALE TRATTATA CON DUPLICE STENT. La terapia che sto facendo è la seguente: CARDIOASPIRINA, NEXIUM 40MG, PLAVIX, TORVAST 20MG. In questi sei mesi ho fatto 3 prove da sforzo : la prima il 30.11.2005 superata senza problemi; la seconda a gennaio l'ho dovuta interrompere al 5° minuto perchè si è alzata troppo la pressione ; la terza a fine febbraio superata senza problemi. Devo dirle che gia dopo 15 gg dopo l'intervento avevo ripreso a fare una leggera corsa fino ad arrivare a circa 40 minuti di corsa continua senza avere un minimo affanno. A metà gennaio, invece, ho avuto una sensazione analoga a quella precedente all'intervento e cioè quella di una ripresa dell' affanno. Non ho più corso ed ho prenotato una Cardio
TAC TC coronarie al Policlinico di Tor Vergata. Questa è la risposta del 3.3.2006: L'ESAME DOCUMENTA UN CIRCOLO CORONARICO A DOMINANZA DESTRA. PRESENZA DI STENT IN CORRISPONDENZA DEL RAMO INTERMEDIO; IL DEVICE POSIZIONATO APPARE PERVIO. A MONTE DELLO STENT SI SEGNALA UNA ALTERAZIONE PARIETALE IPODENSA QUANTIFICABILE INTORNO AL 40%. NULLA DA SEGNALARE A CARICO DEL TRONCO COMUNE. ALL'ORIGINE DELL'ARTERIA DISCENDENTE ANTERIORE PLACCA ATEROMASICA A PRETTAMENTE COMPONENTEFIBRO-LIPIDICA QUANTIFICABILE INTORNO AL 50-60%. NULLA DA SEGNALARE A CARICO DELLE RESTANTE DECORSO DELL'ARTERIA DISCENDENTEANTERIORE, CHE APPARE DI BUON CALIBRO SINO DELL'APICE CARDIACO. *PRESENZA DI LESIONE ATEROMASICA A COMPONENTE MISTA SIGNIFICATIVA IN CORRISPONDENZA DEL TERZO PROSSIMALE DEL PRIMO RAMO DIAGONALE. LA CIRCONFLESSA APPARE FILIFORME,MA ESENTE DA PATOLOGIA SIGNIFICATIVA. NULLA DA SEGNALARE A CARICO DELLA CORONARIA DESTRA, CHE PRESENTA REGOLARE CARICO E DECORSO. A LIVELLO DEL TERZO MEDIO-DISTALE PRESENZA DI MARGINE ACUTO IPERTROFICO, CHE DECORRE LUNGO LA PARETE INFERIORE DEL
Miocardio DI BUON CALIBRO. L'ESAME INTEGRATO CON RICOSTRUZIONI MULTIPLANARE ASSE CORTOBIVENTRICOLARE ED ASSE LUNGO QUATTRO CAMERE, NON DOCUMENTA ASSOTTIGLIAMENTI DI VEROSIMILE SIGNIFICATO PATOLOGICO A CARICO DEL MIOCARDIO. NULLA SIGNIFICATIVO DA SEGNALARE A CARICO DEL PERICARDIO. UTILE VIDEAT SPECIALISTICO. Premesso che ho piena fiducia nel cardiologo che mi ha operato all'ospedale San Pietro a Roma , che viste le immagini della cardio tac confrontandole con il dischetto della coronarografia mi ha spiegato che intervenire sul ramo diagonale comporterebbe andare ad intaccare un altro ramo più importate che non ha nessun problema, e che adesso mi ha consigliato di fare una scintigrafia miocardica che faro' il 28.3.06, Volevo se era possibile un Vs autorevole parere. Il colesterolo è a 130. Scusandomi per la lungaggine della lettera Vi porgo i più cordiali saluti. Mariano.