Ho 81 anni sono sofferente di f.a da alcuni anni

Lei avrebbe diritto ad una risposta precisa ma in atto mancano alcuni dati importanti. Infatti la decisione di continuare o meno il trattamento anticoagulante dipende da una parte dal rischio emorragico (che Lei certamente ha) e dall’altro dal rischio trombotico. Per quanto riguarda quest’ultimo va valutata la presenza di determinati fattori di rischio, uno dei quali è l’età ma lo sono anche l’ipertensione (che però nel suo caso è ben controllata), pregressi episodi di TIA, ictus od embolia sistemica e diabete mellito. Bisogna anche considerare l’ecocardiogramma: un conto è se vi è una valvulopatia od una funzione ventricolare sinistra depressa, un conto se non vi è niente di rilevante (in questo caso la Sua sarebbe una fibrillazione atriale isolata e quindi più benigna). Il Suo cardiologo sarà certamente in grado di bilanciare tutti i suddetti elementi e di consigliarle la terapia più opportuna, che potrebbe anche essere di tipo chirurgico (chiusura dell’auricola sinistra, fonte di emboli, con un apposito strumento protesico). Se fosse decisa una terapia differente, certamente non potrebbe avvalersi dell’aspirina o di altri FANS come l’ibuprofene, ma i dati sul trattamento continuativo con l’eparina a basso peso molecolare non sono in atto abbondanti.